Alla morte della moglie la casa è stata ereditata x il 50% dalla foglia e x il 50% da me che ho anche il diritto di abitazione.
La figlia vuole vendere l'immobile.
Cosa tocca alle due parti?
Grazie
Loren
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Egregio Signor Loren,
Sua figlia e Lei potete vendere l'immobile, ma attenzione il Suo diritto di abitazione non è opponibile ai terzi ( acquirenti) se non è stato trascritto l'atto costituente il diritto di abitazione.
Tale diritto può essere monetizzato .
A disposizione per ogni chiarimento
Cordiali saluti
Gentile Loren,
Il diritto di abitazione è un diritto reale di godimento che ha ad oggetto una casa di abitazione, e attribuisce al suo titolare la facoltà di abitarla limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia (art. 1022 c.c.). Tale diritto si acquisisce generalmente con atto fra privati (l'unica ipotesi di costituzione legale è prevista dall'art. 540 c.c. in favore del coniuge superstite sulla casa destinata a residenza familiare, ove concorra con altri chiamati all’eredità). Ne consegue che probabilmente, nel suo caso, più di di diritto di abitazione, ci troviamo dinanzi all'ipotesi di assegnazione della casa familiare.
Il ricavato della divisione, o della vendita dell'appartamento, va ripartito pro-quota.
AVV Marina Ligrani
La casa si puo' vendere pur mantenendo il diritto di abitazione . L'atto che ha costituito il diritto di abitazione deve essere stato trascritto.
cordialità
avv. Moriero - Genova