Il mio capo ha tentato di baciarmi

Inviata da Letizia. 3 dic 2015

Mi imbarazzo persino a scriverlo, però la mia situazione è abbastanza delicata. Il mio capo mi gira intorno da un pò di tempo e tra l'altro lo conosco perché è un amico di famiglia. L'altro giorno mentre eravamo rimasti soli in ufficio mi è venuto da dietro e ha tentato di dirmi una cosa all'orecchio solo per potermi baciare. Io l'ho subito respinto, perché sono sposata, lui è sposato, non è serio e professionale e soprattutto non è giusto. Adesso non so come dovrei comportarmi perché non so nemmeno con chi poterne parlare, però vorrei fargli capire che posso difendermi..se lui mi licenziasse per i miei rifiuti come mi dovrei comportare? meglio agire prima?
Scusate ma non so proprio con che faccia andare a lavoro e poi vedere mio marito e fare finta di niente e vorrei capire un pò quali possibilità ho prima che si scateni il finimondo.
Grazie a tutti per la pazienza e disponibilità!

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Gentile signora,
la situazione siccome rappresentata non è - purtroppo - infrequente; l'episodio sul posto di lavoro con il Suo comportamento concludente ( rifiuto di avances) non si presta ad equivoci e dovrebbe aver tracciato una linea netta.Piuttosto è la natura ibrida dei contatti ( amicizia e lavoro) che necessita di essere attenzionata e verificata, onde valutarne i risvolti .In primis in famiglia, con Suo marito, e decidere insieme.
Distinti saluti
Avv. Felice Bruni - Catanzaro

Avv. Felice Bruni Avvocato a Catanzaro

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Gentile signora Letizia, la condotta posta in essere dal Suo dirigente costituisce un reato penalmente perseguibile e Le dà diritto anche al risarcimento dei danni patiti. Mi rendo ben conto della difficoltà della sua situazione, sia perchè non vuole probabilmente perdere il posto di lavoro sia perchè non vuole renderne edotto suo marito che ha rapporti di amicizia di famiglia. Naturalmente in tali circostanze non può che interrogare se stessa al fine di decidere al meglio: potrebbe troncare il rapporto di lavoro senza compiere alcuna azione,potrebbe denunciare il dirigente e chiedere il risarcimento dei danni o potrebbe anche operare in modo da conservare prova di quanto è accaduto, decidendo di osservare il comportamento dei suo dirigente, cosicchè se dovesse reiterare nei suoi tentativi potrebbe poi denunciarlo non solo per quanto dovesse compiere ma anche per quanto ha già compiuto. Su come conservare idonea prova di quanto successo Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato.
Avv. Alfredo Guarino

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Cara Letizia, purtroppo gli abusi sul posto di lavoro sono una tematica ancor oggi drammaticamente presente.
Ciò che può fare e senza dubbio tutelarsi, possibilmente raccogliere prove delle avance a in modo che, in caso di licenziamento, sia possibile fare causa invocando proprio le molestie sul posto di lavoro. Inoltre, non dimentichiamo che se divenissero più gravi o portassero al licenziamento, si potrebbe anche valutare la tutela penale. Se ha bisogno di chiarimenti o suggerimenti, può contattarmi senza alcun problema.
Avv. Irene Bonora.

Studio Legale Avv. Irene Bonora Avvocato a Bologna

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Buongiorno Signora Letizia.
Comprendo il Suo imbarazzo a segnalare una situazione molto spiacevole verificatasi in ambito lavorativo e che potrebbe avere ripercussioni anche familiari, essendo il Suo datore di lavoro un amico di famiglia, ma sono lieta che abbia deciso di scrivere su questo portale e chiedere un parere legale poiché, non se ne dimentichi mai, chi dovrebbe trovarsi a disagio non è certamente Lei!
Detto ciò, Le segnalo che, secondo la giurisprudenza di legittimità, integrano il reato di violenza privata ex art. 610 c.p. le avances che il datore di lavoro avanza nei confronti delle proprie dipendenti, abusando del ruolo di superiore gerarchico.
In particolare, sussiste tale fattispecie criminosa allorquando vi sia un "sistematico atteggiamento, protratto nel tempo per durata significativa, costituito da richieste indecenti, lusinghe e minacce, di modo che il solo costringere le vittime a patirne l’impatto costituiva di per sé violenza" (Corte di Cassazione Sez. Quinta - Sentenza n. 9225 del 08.03.2010).
Pertanto, nel caso in cui la condotta illecita del datore di lavoro si ripeta per un significativo lasso di tempo, Lei potrebbe sporgere una denuncia-querela nei confronti del proprio datore di lavoro.
Inoltre Le segnalo che il datore di lavoro non potrebbe in alcun modo licenziarLa per averlo respinto, in quanto tale licenziamento sarebbe certamente illecito e non giustificato e, pertanto, opponibile.
Resto a disposizione per ogni ulteriore necessità e/o chiarimento ed invio distinti saluti.

Avv. stab. Rossana Delbarba

Anonimo-155490 Avvocato a Brescia

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Salve,
stia tranquilla, se il suo capo dovesse licenziarla per questo, il licenziamento è impugnabile e potrà richiedere la reintegra o un bel risarcimento del danno. Le molestie sul luogo di lavoro danno luogo anche al mobbing, pertanto, nel caso potrebbe richiedere anche un ulteriore risarcimento, oltre quello per il licenziamento illegittimo. Saluti Avv. Maria Fotia

Studio Legale FM Law Avvocato a Milano

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