sono una ragazza di vent'anni e vivo a Roma per ultimare i miei studi. Io sono originaria della Sicilia e da tre mesi ho lasciato il mio fidanzato per via della lontananza e perchè mi sono resa conto che la nostra storia non aveva futuro. Da quel momento lui è impazzito, mi ha chiamato notte e giorno e si è perfino presentato sotto casa mia a Roma. Quando ci siamo visti lui è stato molto violento e io ho provato a calmarlo, ma niente. Da quel momento non riesco più a vivere serena, frequentemente si presenta nei luoghi che frequento abitualmente e mi telefona di continuo. Io inizio ad avere paura e a sentirmi condizionata anche nella mia socialità su internet. Come capire se sono vittima di stalking?
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La condotta di atti persecutori e' prevista e punita dall'art. 612 bis del codice penale. Ultimamente, stante gli innumerevoli caso di femminili dio, la fattispecie normativa e' stata opportunamente modificata a favore delle vittime delle condotte di persecuzione. Per quanto attiene la Sua domanda, come è' stato correttamente suggerito vi sopperiscono i due rimedi dell'ammonimento al Questore o della Denuncia in Procura. Per capire la soluzione migliore per tutelarLa bisognerebbe capire maggiormente in cosa si sostanziano gli atti persecutori che Lei manifesta con la sua domanda, considerando che il primo rimedio e' molto meno efficace del secondo ed ha meno ripercussioni e conseguenze sul piano giuridico. Il consiglio e' quello di muoversi in fretta, tramite l'aiuto di un legale, per valutare la strada migliore da intraprendere.
Cordiali saluti
Avv. La Rosa Barbara
Buongiorno Sig.ra,
la prima cosa da fare è tagliare tutti i ponti con il suo ex; dire un secco no e non rispondere più nè agli sms, nè alle chiamate; non accettare il cosidetto "ultimo appuntamento". Contemporaneamente, si rivolga al Questore, anche tramite un legale, a faccia richiesta di ammonimento. Se poi la richiesta di ammonimento non ha alcun effetto, proceda con la querela. Anche in questo caso le consiglio di farsi assistere da un legale. E' importante che proceda celermente. Avv. Agnese Focante
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Lei è vittima di atti persecutori ex art. 612 bis c.p. La prima cosa che può fare è procedere con un ammonimento da depositare presso la Questura poi, se non sortisce gli effetti sperati, procedere con una denuncia vera e propria (per la quale Le consiglio di rivolgersi ad un legale). Le consiglio di procedere celermente. Cordiali Saluti Avv. Lorenzo Nizzi Grifi Gargiolli