Salve,
sono separato (anche se non ancora legalmente), la mia ex non lavora e ho 3 figli. Visto che ho cambiato lavoro il Tfr che percepirò va diviso a metà?
Ero in comunione dei beni e il Tfr è quasi completamente maturato mentre ero sposato.
Grazie e cordiali saluti.
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Gentilissimo Roberto,
in caso di separazione e successivo divorzio, Sua moglie avrà diritto a percepire il 40% del Suo TFR se Sua moglie sarà titolare di un assegno divorzio.
A Sua disposizione anche per chiarimenti telefonici.
Cordialmente.
Egregio Sig. Roberto,
premesso che la comunione dei beni si scioglie solo a seguito della separazione legale, Le chiarisco che il Tfr riscosso e non consumato, ovvero quello ancora da riscuotere allo scioglimento della comunione, rientra nella c.d. "comunione de residuo", ciò significa che entra a far parte della comunione solamente al momento dello scioglimento della stessa.
Il Tfr maturato in costanza di matrimonio, se non consumato, dovrà quindi essere diviso al 50% tra i coniugi.
Restando a disposizione per ogni chiarimento o necessità Le porgo cordiali saluti.
Egr. sig. Roberto,
se Lei e Sua moglie non siete separati legalmente, ma soltando di fatto, per l'ordinamento siete ancora coniugi a tutti gli effetti in comunione dei beni.
Il regime della comunione dei beni si scioglie con la separazione legale (e più esattamente, con il provvedimento del giudice che autorizza i coniugi a vivere separati, in caso di separazione giudiziale oppure con la firma del verbale di separazione consensuale davanti al giudice, in caso di separazione consensuale). Vi sono anche altre modalità di scioglimento.
Fino allo scioglimento, il TRF così come gli altri proventi dell'attività lavorativa vanno a far parte della comunione legale.
Al momento dello sciolglimento della comunione legale, essi andranno divisi a metà con l'altro coniuge se sancora presenti e non consumati.
Restando a disposizione per ogni chiarimento Le necessiti, porgo cordiali saluti
avv. Barbara D'Angelo - Bologna