Immissioni moleste di rumori, odori ed altro...
Abito in una palazzina che non dà sulla strada ma su un parcheggio privato da cui si accede dalla strada. Al pianterreno, dal lato del posteggio, c'è da sempre l'ingresso per un'attività commerciale che ha cambiato diverse volte tipologia e gestione. I condomini hanno un cancelletto riservato per accedere alle scale interne attraversando un corridoio esterno sul lato del condominio. Su questo corridoio c'è una porticina del negozio, che normalmente non avrebbe motivo di restare aperta se non per il passaggio di persone o cose.
Il problema è nato nel momento in cui il negozio è stato affidato ai gestori di un negozio per cani con tanto di "cinolavaggio" (lavaggio per cani). Il locale dove ciò avviene è proprio quello con la porta che dà sul corridoio. La porta viene lasciata quasi sempre aperta, anche se con un'inferriata, e di conseguenza i rumori dei cani che vengono lavati, asciugati e tenuti ad aspettare, gli odori dei cani bagnati, i peli e talvolta anche le urine di questi animali vengono immessi sul lato interno del condominio, lato sul quale si affacciano anche dei balconi esattamente sopra alla porta. Nell'ultima assemblea di condominio si è fatta presente questa problematica e si è votato all'unanimità, con l'astensione dei proprietari del locale del negozio, che la porta venisse chiusa. Il gestore del negozio ha risposto che continuerà a tenere aperta la porta, di fatto fregandosene della decisione dell'assemblea, i proprietari del locale non vogliono avere problemi e perciò non intendono imporre ai gestori la decisione dell'assemblea. Preciso che il regolamento condominiale non è stato firmato da un notaio e non ha quindi valore legale, ma il risultato del voto in assemblea a quanto ne so dovrebbe risultare vincolante. Quando il palazzo è stato costruito quella porta non era stata pensata per riversare rumori, odori e/o altro nel lato interno del condominio, non è quello il suo scopo; fra l'altro fino a non molto tempo fa veniva anche usata dai gestori e dai clienti per gettare fuori i mozziconi di sigaretta nella proprietà condominiale, gli si è dovuto far presente la cosa molte volte prima che la smettessero, giusto per far capire di che gente stiamo parlando.
Vorrei sapere se c'è la possibilità di agire per vie legali per imporre ai negozianti la chiusura della porta per i motivi suddetti oppure no, perché, se così fosse e la situazione non cambiasse anche dopo aver avvertito i negozianti del rischio di denuncia, l'inquilino che abita proprio sopra alla porta vorrebbe rivolgersi a qualche studio legale per denunciare la cosa. Grazie in anticipo.