Indicato quale persona informata dei fatti - una denuncia per stalking
Egregi Avvocati,
una mia collega ha ricevuto per molto tempo attenzioni sgradite da parte di un collega che ha problemi psichiatrici e da quanto si apprende ha denunciato questo molestatore.
Ha anche segnalato la situazione al personale competente che ha attivato un procedimento disciplinare. Inoltre, da quanto si è appreso da voci in ufficio, il soggetto in questione pare sia in cura e sotto effetto di psicofarmaci.
Purtroppo una mattina, mentre lavoravo nel mio ufficio poco distante dalla collega importunata, il collega in questione ha fatto irruzione nell’ufficio di lei aggredendola verbalmente. Ho udito le grida senza comprendere il contenuto di quanto pronunciato, così come tali urla sono state sentite da altri colleghi non lontani da lei.
L’unica persona che ha assistito a questa aggressione verbale è un collega che per motivi lavorativi al momento dell’irruzione era presente nell’ufficio della collega importunata.
Data la confusione io e altri colleghi ci siamo avvicinati all’ufficio di lei per chiedere cosa fosse successo e così siamo stati informati di quanto avvenuto.
Dopo qualche giorno la collega importunata ha comunicato verbalmente a me e ad altri tre colleghi (compreso il collega che ha assistito direttamente all’aggressione verbale) che saremmo stati chiamati dalla questura per testimoniare l’episodio ai fini della sua richiesta di attivazione del codice rosso in quanto aveva già provveduto a comunicare i nostri nomi alle forze dell’ordine (come persone informate dei fatti).
Tuttavia, non avendo in realtà assistito direttamente a quanto avvenuto, siamo obbligati a recarci in questura per testimoniare soltanto ciò che ci è stato riferito? Non sarebbe stato più opportuno prima domandare se fossimo disposti a testimoniare? Non basta la testimonianza diretta del collega che era presente al momento dell’aggressione verbale o servono anche le nostre “per sentito dire”? Potranno essere utilizzati in fase di eventuale dibattimento in caso si apra il processo?
È legittimo indicare i nostri nomi senza intervento nell’immediatezza delle forze dell’ordine che provvedono ad identificare i presenti?
Due di noi sono già stati contattati dalla questura.
In attesa di Vs graditi pareri, porgo molti cordiali saluti