Infermiera spostata di reparto

Inviata da Valentina. 14 gen 2025

Buongiorno sono un'infermiera nel mese di ottobre ho fatto richiesta di 2 giorni di congedo parentale (ho 3 bimbi e sono sola) e la mia coordinatrice me li ha rifiutati,io sapendo che per legge non è ammesso il diniego ho interpellato il direttore medico di presidio che me li ha confermati.In seguito a questo episodio la coordinatrice ha inviato una mail all'ufficio infermieristico per mettermi a disposizione e farmi andare via in un altro reparto e a distanza di un paio di giorni dalla mail è arrivata una nuova unità infermieristica a mia sostituzione.Oggi ricevo ufficialmente la comunicazione via mail di assegnazione ad un nuovo reparto in seguito alla messa a disposizione poiché usufruisco dei congedi parentali.
Vorrei sapere se legalmente parlando un infermiera può essere spostata da un reparto per he usufruisce dei benefici della legge 151.
Grazie.

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Buongiorno,
come correttamente ha rilevato, la legge n. 151/2001 (Testo Unico sulla maternità e paternità) garantisce ai genitori lavoratori il diritto di usufruire del congedo parentale, senza che tale diritto possa essere negato dal datore di lavoro, salvo eccezioni particolari di carattere organizzativo che devono essere adeguatamente motivate.
Inoltre, l’art. 54 della legge n. 151/2001 vieta ogni forma di discriminazione o ritorsione nei confronti del lavoratore che esercita il diritto ai benefici previsti dalla legge in materia di maternità e paternità.
Il trasferimento ad altro reparto per il solo fatto di aver richiesto congedi parentali potrebbe configurarsi come un comportamento ritorsivo e discriminatorio, vietato dalla normativa vigente.
Ai sensi dell’art. 2103 c.c., il datore di lavoro può disporre un trasferimento del lavoratore solo per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive. Tuttavia, tale trasferimento non deve avere natura discriminatoria o ritorsiva, e il lavoratore deve essere assegnato a mansioni equivalenti a quelle precedentemente svolte.
In sintesi, il trasferimento ad altro reparto disposto per il fatto che Lei usufruisce dei congedi parentali può configurarsi come discriminatorio e contrario alle disposizioni della legge n. 151/2001 e dell’art. 2103 c.c., salvo che non sia giustificato da valide motivazioni organizzative.
Alla luce di ciò, pertanto, provveda ad inviare una comunicazione formale al datore di lavoro per richiedere chiarimenti sulle ragioni organizzative che hanno motivato il Suo trasferimento.

Restando a disposizione, molto cordialmente saluto.
Avv. Fabio Casaburo

Studio Legale Casaburo Avv. Fabio Casaburo Avvocato a Torino

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