Buona sera,mi potreste dare delle delucidazioni su un problema con l’eredità, due fratelli hanno ereditato dei beni immobili dalla morte del terzo fratello, nn sono in buoni rapporti e nn riescono a trovare un accordo per la divisione dei beni. Se uno dei due cita l’altro per dividere l’eredità tramite giudizio di un giudice,chi paga le spese della causa ? Paga solo chi cita oppure entrambi,anche se uno dei due nn è interessato a dividere il tutto ? Grazie
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Buonasera,
Paga chi resiste in giudizio senza averne diritto (in questo caso il fratello che si ostina a non voler dividere). Ovviamente però i dettagli che lei ha fornito sembrano suggerire questa ipotesi, tuttavia non si deve escludere che la questione possa essere più complessa e che quindi dall'emergere di nuovi dettagli la risposta che le ho dato possa essere anche di senso contrario.
Le consiglio vivamente di recarsi dal suo legale di fiducia.
Dott. Mattia Barbera - Studio Legale Barbera
Buongiorno,
molto probabilmente in una causa di divisioe ereditaria pagheranno ognuno il proprio avvocaato salvo uno dei due risulti palesemente soccombente.
Ovviamente sarebbe più conveniente che trovassero un accordo.
Cordiali saluti
Avv. Jacopo Pepi, Firenze
Anche se uno dei due eredi non è interessato a dividere i beni ereditati, a fronte di una richiesta da parte dell'altro co-erede, non è opportuno rifiutare di procedere a tale divisione.
Difatti, detto comportamento potrebbe essere visto, in sede giudiziale, negativamente e potrebbe comportare la condanna alle spese legali al termine del procedimento divisionale in favore di chi ha instaurato detto giudizio.
Gentile Signora Symo,
il fratello che vuole risolvere la situazione dovrà, tramite legale di fiducia, predisporre domanda di mediazione obbligatoriamente prima di iniziare l'azione giudiziaria di divisione .
I costi della mediazione sono a proprio carico così come i costi del procedimento di divisione .
A disposizione per ogni chiarimento
Cordiali saluti
Buongiorno,
In caso di divisione giudiziale il problema che si pone non è tanto l'eventuale condanna al pagamento delle spese legali (generalmente divise tra le parti) quanto il fatto che gli immobili vengano venduti all'asta ad un prezzo inferiore a quello di mercato.
Il consiglio è di rivolgersi ad un legale per tentare di trovare un accordo. Nel caso in cui non si riesca a definire bonariamente è necessario avviare una mediazione prima di procedere con il giudizio innanzi al Tribunale.
Cordiali saluti
Avv Nadia Berardi
Buongiorno Symo,
ognuno dei coeredi/comproprietari ha diritto in ogni momento - salvo alcune eccezioni- di chiedere la divisione.
La fase giudiziale deve essere preceduta dalla mediazione. Se la mediazione fallisce è possibile rivolgersi al Tribunale competente.
Le spese giudiziali sono poste a carico della massa. Anche questo principio è suscettibile di eccezioni.
Se desidera ulteriori informazioni può contattarmi anche per una consulenza on line.
La saluto cordialmente
avv. Lidia Mussi
Egregio sig.Symo,di norma ognuno degli eredi sostiene l'onorario del suo avvocato e le spese della ctu sibripartiscono in relazione alle quote ereditarie, mentre i costi di iscrizione e notifiche a carico di chi promuove il giudizio,salvo che la condotta processuale di una delle parti non sospinga alla sua condanna alle spese.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
in primis si deve tenere presente che prima del giudizio di divisione è obbligatorio procedere con la mediazione (pena là improcedibilità del giudizio civile).
Le spese di causa nel giudizio di divisione vengono normalmente divise per quote tra i condividenti