Salve, ho bisogno di un informazione.
Io lavoravo presso una casa di cura a tempo determinato, dal 01 2015 al 05 2015 ad un mese della fine del mio contratto ho avuto un infortunio sul lavoro,in data 29 04 2015 ho subito la rottura dei legamenti del polso destro, hanno eseguito un intervento di artrodesi dei quattro angoli, e la Denervazione del polso totale. Per il mese mancate l'azienda ha partecipato alla retribuzione dell infortunio, e poi mi ha detto che loro non mi devono nulla più visto che il mio contratto era finito. La mia domanda è questa è possibile che loro non debbano risarcire il mio danno biologico? Ho una funzionalità dell polso ridotta, in quanto ho una sintesi con otto chiodi. L' azienda mi ha detto che il danno biologico lo dovrà risarcire l'Inail , loro non hanno nessun obbligo nei miei confronti, è vero ?
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Nel caso in cui l’infortunio si sia verificato per una fatalità, Lei avrà diritto solo alle prestazioni INAIL (ossia al risarcimento di una somma determinata sulla base delle tabelle INAIL in caso residuassero postumi permanenti dal 6 al 16% e una rendita vitalizia in caso di invalidità superiore).
Se invece l’infortunio sia derivato dalla violazione delle norme in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro, vi è la responsabilità del datore di lavoro e il lavoratore avrà diritto anche al risarcimento del “danno differenziale” (la differenza tra quanto versato dall’INAIL a titolo di indennizzo e la somma che spetterà al lavoratore sulla base delle tabelle del danno biologico).
L’INAIL quindi risarcisce solo parte del danno (ad esempio, solo invalidità superiori al 5% e non risarcisce il danno morale).
Rimanendo a disposizione, invio cordiali saluti.
Buon giorno,
Io procederei con una perizia di parte per valutare il reale danno biologico.
L'inail di solito risarcisce pochi punti.
Pertanto la differenza va chiesta all'azienda che è la responsabile.
Rimango a disposizione per ogni chiarimento ed invio i miei più cordiali saluti.
gentile signora , a meno che l'evento non sia sia verificato per un comportamento manchevole del datore di lavoro ... l'iter è che il risarcimento venga erogato dall'istituto ... certamente però il riconoscimento di quanto di sua spettanza a titolo invalidante lei lo otterrà, consapevole sin d'ora della circostanza che se e qualora il tasso invalidante riconosciuto non fosse a suo parere una congrua ed equa valutazione ... lei avrebbe il diritto di porvi rimedio con apposite procedure .
saluti
Buongiorno
Si il datore di lavoro di lavoro è esonerato a meno che vi siano gli estremi che l'infortunio è dipeso dall'azienda.Lei può presentare domanda all'inail corredata da tutta la documentazione. Resto a sua disposizione per ogni chiarimento
Avv. Giovanna Oriani
Buon giorno. Si, la richiesta di risarcimento - o comunque delle prestazioni previdenziali in caso di infortunio - va inoltrata all'Inail, sempre che l'infortunio non dipenda da comportamento illegittimo del datore (ad es. mancata osservanza delle norme in materia di sicurezza sul lavoro...).
Infatti, normalmente è l'Inail che si occupa di queste pratiche. Il datore di lavoro è esonerato, vista l'assicurazione previdenziale contro gli infortuni sul lavoro gestita dall'Inail.
Resto a disposizione per ogni eventuale chiarimento.
Cordiali saluti.
avv. Maria Rosalia Megna
