Buonasera. Chiedo un vostro parere sulla situazione che sta vivendo mio marito. La sua ex moglie ha deciso di punto in bianco di trasferisi al suo paese natale perche ha trovato lavoro e in tutto ciò ha portando via il figlio minore di 12 anni senza il consenso del padre. Il padre è venuto a conoscenza solo quando si è recato pressa la loro abitazione per prendere il bambino in quanto il fine settimana sta con lui. L'affidamento è condiviso ma la madre è collocataria. Non ce ancora nessun provvedimento urgente per modificare le disposizioni della sentenza di divorzio. Nel frattempo la madre non fa vedere il figlio al padre e obbliga il figlio a non vedere e anon parlare nemmeno al telefono con il padre. Sono quasi tre mesi ormai che mio marito non riesce ad interagire con suo figlio e lo ha visto solo 3 volte in tutto perche si è recato nella nuova scuola dove frequenta in modo informale in quanto non è stato concesso il nullaosta. Possibile che la legge non tutela il diritto del figlio ad avere un padre e il diritto di un padre ad esplicare i suoi diritti e doveri?
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Buongiorno Sig.ra Jonela,
la condotta della ex moglie integra gli estremi del reato di sottrazione di minore ex art. 574 c.p. dato che il trasferimento dello stesso è avvenuto senza il consenso del padre, ed è tale da impedire a costui l'esercizio della responsabilità genitoriale verso il proprio figlio.
Cosa sta aspettando? Si muova immediatamente e dica a Suo marito di sporgere querela.
Sono a Sua disposizione per fornirLe assistenza.
Cordiali saluti.
Avv. Luca Grassini (Pisa)
Gentile Signora,
il trasferimento del genitore collocatario dei figli legittima il Suo compagno a chiedere la modifica delle condizioni di divorzio in punto affidamento, anche tenuto del comportamento della ex moglie, che gli nega di esercitare le proprie funzioni genitoriali.
La legge tutela senz'altro i diritti del padre, che però deve attivarsi chiedendo che il tribunale competente provveda in via di urgenza.
Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Avv. Rossana Merlo - Torino
Gentile Signira,
Quello che sta accadendo a Suo marito è molto grave. La situazione non è così banale come potrebbe sembrare. Prima facie sembrerebbe configurars la tipica ipotesi di PAS (alienazione parentale) sulla base della quale Suo marito dovrebbe/potrebbe agire in giudizio presentando un ricorso innanzi al giudice ordinario per chiedere la modifica delle condizioni di affidamento o quanto necessario per arginare il rischio PAS addirittura potendo richiedere alla ex moglie il risarcimento del danno. È ovvio che quello che sta vivendo va provato.
Teng comunque presente che avendo il figlio ormai 12 anni ed essendo dunque considerato capace di discernere sara certamente sentito in sede di giudizio.
Ad ogni buon conto qualora ne avesse bisogno mi rendo disponibile a qualsivoglia ulteriore chiarimento occupandomi prettamente di tale materia.
Con viva cordialità
Avv. Guido Giudice
Buongiorno signora
Il suo compagno deve rivolgersi ad un avvocato della zona per far valere i suoi diritti in quanto c'e l''affido condivis.il giudice darà sempre la residenza perso la madre ma con provvedimento restrittivi che fa favoriscono il suo compagno.resto a sua disposizione per ogni chiarimento.
Avv.Giovanna Oriani
Gentile signora Jonela,Suo marito deve agire subito in giudizio per ottenere anche sanzioni civili e puo' denunciare anche in sede penale quanto dolorosamente accade.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Gentile jolena,
Il suo compagno deve agire in giudizio per far valere i suoi diritti.
Il giudice potrebbe confermare il collocamento presso la madre, ma anche adottare maggiormente prescrittivi per la ex moglie.