La mia ex ha portato via mio figlio senza il consenso
Inviata da massimiliano. 11 set 2014
Sono separato e abbiamo un figlio di 9 anni in affidamento condiviso, poco prima delle ferie estive mi ha mandato una carta chiedendomi il consenso a trasferirsi con il bimbo in una nuova provincia con il nuovo compagno, ho rifiutato e dopo 2 giorni ho scoperto che, avendo dichiarato il falso e cioe' che io ero d'accordo con lei nel trasferimento del bimbo in una nuova scuola, aveva avuto il trasferimento del bimbo, ho subito fermato il trasferimento per fortuna, però adesso lei con il bimbo sta vivendo nella nuova provincia senza aver avuto nessun consenso e ha lasciato l'abitazione dove dovrebbe resiedere con il bimbo. Che cosa dovrei fare ...oppure qualcuno puo aiutarmi e assistermi?
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Buongiorno, Le allego una sentenza appena uscita in merito ad un caso identico al suo.
Ella dovrà rivolgersi al più presto al Giudice per ottenere la reintegra della Sua poizione di genitore affidatario congiunto, così da costringere la Sua ex moglie a riportare il figlio nella Sua disponibilità, anche a mezzo della Forza Pubblica. A mio parere la Sua ex moglie ha commesso il reato di sottrazione di minore.
Buongiorno, grazie per la Sua domanda. La Sua situazione è complessa e delicata. Prima di tutto mi viene da pensare in che modo sia stato fermato il trasferimento. Poi penserei che oggi inizia la scuola e Suo figlio non andrà in nessuna delle due scuole, perchè la sua iscrizione è stata cancellata da entrambe. Lei dovrebbe andare ai Carabinieri ad esporre una denuncia per sottrazione di minore, dovrebbe adire il Giudice per togliere la responsabilità genitoriale a Sua moglie ed ottenere che la stessa sia a lei affidata in via esclusiva, dovrebbe chiedere che suo figlio sia collocato a vivere con Lei. In tutto ciò, che sarebbe guerra aperta con Sua moglie, si chieda però che cosa è meglio per il bene di Suo figlio...... trovare un modo perchè lui stia bene, piano piano, oppure fare le ripicche a Sua moglie? Mi faccia sapere se vuole un appuntamento privatamente
Avv. Giulia Gasparini, Carpi (MO)
A seguito del coportamento di sua moglie, dovrà rivolgersi al Tribunale dichiarando il luogo del trasferimento e i motivi per cui può essere non opportuno il trasferimento e comunque chiedere la modificazione delle condizioni di separazione o divorzio.
Per maggiori informazioni se lo desidera mi può contattare tramite il portale
Avv. Marco Rigoni
Gent.mo Sig. Massimiliano,
in primo luogo è assolutamente necessario che Lei faccia una comunicazione formale, a mezzo un legale, alla Sua ex coniuge contestando tutte le violazioni da essa commesse e chiedendo di rispettare le prescrizioni dell'affido condiviso con effetto immediato.
In caso d'inottemperanza potrà agire contro la signora sia civilmente che penalmente.
Resto a disposizione e porgo
i migliori saluti.
Avv. Cristina Baglivo (Foro di Firenze con sede secondaria a Taranto)
Buongiorno, a che distanza si è trasferita? Occorrerebbe visionare la sentenza di separazione per darLe una risposta precisa e per valutare se sussistono i presupposti per un'azione giudiziaria anche penale.
saluto cordialmente.
Se lei non ha autorizzato il trasferimento del minore, ha diritto a farlo rientrare, sempre che la nuova provincia sia abbastanza comoda per consentirle i diritti di visita e quanto garantito dall'affidamento condiviso. Per costringere sua moglie a rientrare però deve rivolgersi al giudice presentando ricorso.
Resto a disposizione per chiarimenti.
Saluti
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Buongiorno,
secondo parte della giurisprudenza è necessario il consenso dell’altro genitore per il trasferimento di residenza, stante che le decisioni di maggiore importanza devono essere condivise da entrambi i genitori.
La giurisprudenza più recente sostiene che tale consenso non si necessario purché la decisione sia presa nell’interesse del figlio.
E’ quindi ipotizzabile il ricorso nelle forme di legge al Tribunale che deciderà sulla situazione.
Buongiorno,
secondo parte della giurisprudenza è necessario il consenso dell’altro genitore per il trasferimento di residenza, stante che le decisioni di maggiore importanza devono essere condivise da entrambi i genitori.
La giurisprudenza più recente sostiene che tale consenso non si necessario purché la decisione sia presa nell’interesse del figlio.
E’ quindi ipotizzabile il ricorso nelle forme di legge al Tribunale che deciderà sulla situazione.
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Certamente, le soluzioni ci sono però data la delicatezza della vicenda è opportuno parlarne in privato. Se crede mi può contattare direttamente tramite il portale. Cordialità
Avv. Lorenzo Nizzi Grifi Gargiolli
Il cambio di residenza è considerato una variazione delle condizioni di separazione e, pertanto, deve essere autoriizzato dal giudice. Non essendosi verificata questa condizione, Lei può fare immediato ricorso esponendo la situazione. Il giudice valuterà le ragioni di entrambi i coniugi e, soprattutto, le conseguenze del cambio di residenza sul minore e deciderà.