La mia ex moglie vuole rinunciare all'affidamento di nostro figlio a mio favore, può farlo davvero? Io faccio molti lavori per riuscire a mantenere due famiglie e non avrei tempo di occuparmi di lui, cosa devo fare?
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Buongiorno
Posto che la bigenitorialità è il regime ordinario, è possibile derogarVi per motivate e gravi ragioni. Ciò posto non si comprende bene se Lei si riferisce alla collocazione e residenza del minore o alla responsabilità genitoriale (già potestà).
Le consiglio di rivolgersi con urgenza ad un legale che possa assisterla poiché una situazione incerta del minore potrebbe comportare l'intervento dei servizi sociali e del Tribunale dei minori con provvedimenti restrittivi o, alla peggio, restrittivi della responsabilità genitoriale
A disposizione per assistenza o chiarimenti.
Studio legale Vizzolesi
Egr. Gennaro
In linea di massima sua moglie non può rinunciare all'affidamento ed alla cura del proprio figlio. In situazioni limite potrebbero addirittura integrarsi delle sanzioni penali.
Se tuttavia vi sono disaccordi e mancanze è il caso che tentiate di trovare una soluzione concordata grazie all'ausilio di un legale o di un professionista in genitorialità.
Diversametne sarà costretto a ricorrere al tribunale
Gentile Gennaro,
Dal tenore del suo quesito non è comprensibile bene qualesia l'intento della signora, se, come credo, sua moglie vuole rinunciare al collocamento del figlio presso di lei dovrà farlo attraverso una richiesta di modifica delle condizioni di separazione nella cui sede lei potrà esporre le sue deduzioni e problematiche.
Per ciò che concerne la responsabilità genitoriale essa risulta indisponibile una volta riconosciuto il figlio con l'unica eccezione del verificarsi di condizioni particori ed estreme.
Si faccia seguire da un legale.
Avv. Marina Ligrani
Come detto dai colleghi che mi precedono, l'affidamento del minore viene gestito secondo il principio della bigenitorialità. Quindi la regola è quella dell'affido condiviso tra padre e madre.
La rinuncia dell'affido così come la riferisce Sua moglie è una cosa grave e bisogna capire a cosa si riferisce: se intende riferirsi al fatto che vorrebbe che suo figlio venisse collocato presso di Lei, allora è rinuncia al collocamento e nel caso, se Lei è impossibilitato ad occuparsene deve fare presente tutti gli impedimenti che ci sono perchè il collocamento non venga assegnato a Lei.
Se invece la signora intende proprio l'affido, la gestione della responsabilità genitoriale, allora occorre che la signora spieghi per quale motivo avenzerebbe una richiesta simile. L'affido esclusivo viene disposto solo in casi eccezionali e solo dal Giudice.
Va dunque approfondita la vicenda e capire bene a cosa si riferisce la moglie.
Cordialità.
Gentilissimo Gennaro,
le decisioni in ordine all'affidamento, vertendo su diritti c.d indisponibili, non dipendono dalla volontà dei genitori ma debbono essere "controllate" e "vidimate" dall'Autorità Giudiziaria che verifica che le condizioni di affidamento siano rispondenti all'interesse del minore.
Precisato questo, occorrerebbe che Lei fosse più preciso. E cioè il provvedimento attualmente operante prevede l'affidamento condiviso di Vs figlio ad entrambi ? Sua moglie vorrebbe statuire l'affidamento esclusivo di Vs figlio a Suo favore oppure vorrebbe, sempre in regime di affidamento condiviso, stabilire che Vs figlio sia collocato prevalentemente presso di lei?
E poi sarebbe essenziale sapere le ragioni di questa "anomala" esigenza.
In attesa di Suoi cortese chiarimenti, La saluto cordialmente.
Buongiorno,
Atteso il principio della bigenitorialità, non è ammessa nel nostro ordinamento una forma di rinuncia all'affidamento di un figlio.
La regola attualmente vigente prevede in linea generale la regola dell'affidamento condiviso. Sua moglie al massimo potrà chiedere una modifica della separazione per chiedere di variare le statuizioni relative alla collocazione del figlio.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti
avv. Filippo De Luca