Gentili Avvocati,
è davvero doveroso da parte mia recarmi tutti i giorni in trasferta, ad oltre 130 km da casa, vedendomi rimborsati solo carburante e casello (ho l'auto aziendale) ?
Il tempo perso per raggiungere la sede del cliente è corretto che non sia retribuito? Tra ore di lavoro e viaggio sono in ballo 12 ore al giorno! Oltretutto percepisco buoni pasto del valore di 5 euro e pertanto non mi vengono rimborsate nemmeno le spese di vitto, che ovviamente sono ben superiori a 5 euro al giorno. Il ccnl é Terziario, Distribuzione e Servizi. Ci sono i presupposti per pretendere qualcosa?
Grazie
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Buon giorno,
L'art 25 del ccnl di riferimento stabilisce anche un indennità di trasferta oltre le spese sostenute.
In caso di ulteriori informazioni non esiti a contattarmi.
Avv deborah bozzetti
Buongiorno Signora Serena.
Si, la trasferta è un dovere del lavoratore.
Lei, però, ha diritto ad ottenere la relativa indennità oltre che il rimborso delle spese vive.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Salve. La trasferta rientra nell'ambito del potere direttivo e organizzativo del datore, per soddisfare le sue esigenze aziendali. A ciò corrisponde il dovere del lavoratore subordinato di osservare le direttive impartite dal datore, e anche la trasferta se è richiesta.
A fronte della trasferta, oltre al rimborso spese vive, deve esserle riconosciuta anche una indennità di trasferta (o diaria), che è prevista dal CCNL del settore terziario, applicato al rapporto.
cordialmente,
avv. Maria Rosalia Megna