Buona sera, ho comprato casa a metà luglio 2022. Incarico un amico mio personale e di famiglia, muratore libero professionista, della totale ristrutturazione. Mi chiede di firmare il preventivo a nome di un suo "socio" con il quale svolgerà i lavori e di fare i pagamenti all'iban dell'impresa del socio. Inizio lavori nel preventivo 25 novembre '22; la data di fine non viene indicata tanto mi garantisce a voce che in un mesetto e mezzo è pronta. Totale 27000 euro. Pago prima acconto di 8000 e mi fanno demolizione pavimento e bagni, impianti elettrico/sanitari li iniziano ma non li completano. Mi chiede altra tranche da 11000 euro a gennaio e da lì non vanno più avanti. L'Amico dovrà operarsi e rimanere fermo forse per anni dice, il "socio" non li vuole continuare da solo ed è tutto fermo fino ad oggi 24 maggio '23. Ho buone possibilità per vie legali di avere un rimborso dei soldi dati in eccesso? Mi posso rivalere solo sul "socio" visto che " l'amico" non compare scritto da nessuna parte ma ho testimonianze, messaggi, ecc. ? So per certo che il "socio" ha immobili intestati a lui, posso aggredire il suo patrimonio personale? Oltre al danno recupererei anche le spese dell'avvocato e della causa? Grazie per la pazienza, scusate le tante domande e la lunghezza
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La responsabilità è certamente dell'effettivo titolare della Ditta incaricata di effettuare i lavori che è responsabile di ciò che firma (se l'unico effettivamente intestatario di immobili tanto meglio per lei) anche se lei si è relazionato effettivamente quasi esclusivamente con il suo "amico". Consigliabile farsi seguire da un legale della sua città più serio dei "professionisti" a cui si è affidato.
Avv Matteo Rondina
Buongiorno,
come primo step, è necessario intimare alla controparte a mezzo di raccomandata a.r. o PEC la ripresa dei lavori entro il termine di 15 giorni (così come previsto dal Codice Civile), pena la risoluzione del contratto sottoscritto. In difetto di positivo riscontro, trattandosi di "questione tecnica", sarebbe consigliabile avviare presso il Tribunale competente un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, a mezzo del quale il consulente nominato dal Giudice accerterà i lavori effettuati, quelli rimasti incompleti e i danni subiti. La perizia stilata all'esito della procedura dovrà essere utilizzata nel successivo giudizio di merito instaurato al fine di richiedere al Magistrato l'accertamento e la dichiarazione di risoluzione del contratto di appalto, oltre che la condanna della controparte al risarcimento del danno e al rimborso di tutte le spese (legali e tecniche). In assenza di pagamento spontaneo, si renderà inevitabile l'avvio di una procedura esecutiva che potrà avere come oggetto, a mero titolo esemplificativo, il conto corrente, eventuali stipendi, l'immobile, ecc.
Per quanto riguarda la possibilità di rivolgere le Sue pretese creditorie anche nei confronti dell' "amico", è necessario approfondire il contenuto della corrispondenza intercorsa per verificare l'eventuale conclusione di un "regolamento contrattuale" anche con lui.
Cordiali saluti.