Lei, incinta di due mesi, mi ha lasciato. Inizialmente era felice e volevamo tenere il bambino, io ero al settimo cielo perché stiamo insieme da dieci anni! Anche se non sposati. Ora mi ha lasciato e io sto malissimo, e sto ancora più male se penso alla possibilità di un aborto! Posso impedirle di compiere questo gesto e cercare di sistemare tutto? Ho qualche mezzo legale a mio favore? Grazie mille
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Faccio seguito alla mia risposta indirizzata a Francesco. Ho letto che la Vs storia è durata ben 10 anni. Motivo in più per adottare la decisione con maggior riflessione.
Cordialmente
Buongiorno Francesco,
mi spiace per Lei ma la Legge 194/78 in nome del principio di autodeterminazione della donna non conferisce alcun potere al padre del concepito ovvero se la donna decide di abortire, il padre non ha alcun potere.
La legge sopra citata prevede la presenza del padre presso il consultorio o la struttura socio-sanitaria o presso il medico di fiducia al fine di valutare le circostanze che hanno condotto alla decisione di interruzione della gravidanza e al fine di trovare eventualmente soluzioni per evitare l'aborto. Preciso tuttavia che la descritta partecipazione del padre è prevista se la donna è consenziente.
Alla luce di quanto Le ho precisato, Le consiglio di contattare quanto prima la Sua ex compagna al fine di parlare insieme di questo importante argomento (questo al di là della decisione che ha spinto la Sua ex compagna a lasciarla); forse è confusa, probabilmente la notizia è arrivata inaspettatamente e quindi può darsi che sia pervasa da 1000 inquietudini ed interrogativi.
Dalla Sua richiesta non si desume da quanto tempo stavate insieme; probabilmente è una storia giovane.
Ripeto, cercate di parlarne con serenità e di prendere, se possibile, una decisione insieme nella massima consapevolezza.
Le auguro che possiate adottare la migliore decisione per entrambi.
Cordialmente