Ecco il mio problema: il mio compagno 5 anni fa si è separato da sua moglie. Con lei ha avuto due figli, a volersene andare è stata lei. Separazione consensuale e il minorenne vive con lei; lui passa gli alimenti. Ora anche noi abbiamo un figlio e ci volevamo sposare. Lui ha quindi chiesto il divorzio ma lei vuole €10. 000 per concederlo. Ho dei dubbi a riguardo: può chiedere questa somma? Dato che è stata lei ad andarsene? Si può evitare di darglieli? Io e mio figlio siamo comunque tutelati? Grazie in anticipo
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La richiesta della ex del suo compagno sembra il classico "ricatto" che viene richiesto dalla persona che non ha interesse a divorziare. Nell'ambito di un divorzio occorre valutare, insieme al proprio avvocato di fiducia ed esperto della materia, tutti gli aspetti positivi e negativi di ogni scelta economica.
Buongiorno Cristina,
non si comprende a che titolo la moglie del Suo compagno abbia chiesto la somma di euro 10000,00.
In ogni caso tenga conto che se, come mi sembra di capire, nel verbale di separazione consensuale è stato statuito l'assegno di mantenimento per il figlio e nessun assegno per la moglie e, nel frattempo le condizioni economiche di entrambi i coniugi non sono cambiate, la moglie non può pretendere fondatamente l'assegno divorzile.
Immagino piuttosto che la moglie abbia tentato di chiedere tale somma consapevole del fatto che i tempi di un divorzio giudiziale sono molto più lunghi rispetto a quelli del divorzio congiunto: la richiesta della somma quindi, senza alcuna giustificazione, è illegittima e non ha fondamento.
Lei sarà tutelata a pieno (ndr: potendo godere anche della futura pensione di reversibilità) soltanto a seguito della pubblicazione della sentenza di divorzio e successivo matrimonio civile. Per quanto riguarda invece Vs figlio è comunque pienamente tutelato anche in difetto di divorzio.
Rimanendo a Sua completa disposizione, La saluto molto cordialmente.
Se il suo compagno glieli accorda li può chiedere. Mi spiego. Se allo stato non sono previste quote di mantenimento per la moglie separata, e non ci sono condizioni per richiederle, anche per differenze di reddito, il suo compagno può procedere con il divorzio giudiziale, ossia si rivolge ad un legale e chiede il divorzio. Ci vuole solo un po' più di tempo ma lo otterrà
Resto a disposizione
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Sembra il classico strumento di ritorsione a chi vuole il divorzio e l'altro non vuole concederlo se non subordinandola ad una somma di denaro.
Non mi sembra poco 10000 euro, tutto dipende dalla fretta con cui vuole ottenere il divorzio. Se non ha fretta, faccia pure la domanda giudiziale, sarà sempre meglio che pagare euro 10000 euro.
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L'ex moglie potrebbe chiedere una somma una tantum in sostituzione del mantenimento mensile che non si capisce bene se viene dato solo per il minore oppure anche per l'ex moglie. Comunque se da parte del marito non vi è adesione a una tale richiesta si svolgerà un divorzio giudiziale nell'ambito del quale il Giudice potrà pronunciare lo scioglimento del matrimonio con sentenza parziale e proseguire il giudizio per decidere sulle richieste economiche.
Avv. Enrica Valle
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La somma di 10.000 euro è sicuramente la liquidazione una tantum dell'assegno divorzile, ciò vuol dire che qualora si raggiunga l'accordo la ex moglie del suo compagno non potrà pretendere null'altro. Ovviamente il figlio che avete avuto ha gli stessi diritti del figlio nato dal matrimonio. Per quanto riguarda Lei, sa bene che in Italia i conviventi sono tutelati poco o niente.
Buongiorno,
il divorzio viene pronunciato quando sono presenti i presupposti per richiederlo e non è certo negoziabile.
Naturalmente in presenza di figli minori e di coniuge economicamente debole viene stabilito un assegno di mantenimento che sarà stabilito dalle parti in caso di divorzio consensuale o dal Giudice in caso di divorzio giudiziale.
Se desidera chiarimenti mi può contattare ai recapiti presenti sul portale.
Cordialmente.
Avv. Annalisa Alpi
Questa pretesa di denaro e' di per sé illegittima. Il divorzio e' pronunciato se ricorrono i presupposti di legge e non postula controdazioni di denaro da un coniuge all'altro, fatta eccezione per gli assegni di mantenimento che comunque sono stabiliti per accordo tra i coniugi o dal Tribunale se ricorrono le condizioni previste a favore del coniuge più debole o dei figli. Resto a disposizione. Cordiali saluti. Avv. Riccardo Galli