Lo scorso anno è deceduta nostra madre già vedova dal 1996. Siamo 3 fratelli ed il minore, abitando in appartamento contiguo al suo, ha potuto gestire ogni interesse patrimoniale di mamma. Dopo aver chiesto ed ottenuto l'estratto conto dalla Posta, dove ns. madre aveva aperto un libretto postale nel 2012, al solo scopo di farsi accreditare la pensione, siamo venuti a conoscenza che ns. fratello minore con una propria card " postamat " a lui intestata, ha pagato spese e ritirato nei 6 anni successivi e fino al 2018 circa 160.000 euro. Le saremmo grati ci potesse dire se tutto ciò sia legittimo o se sia possibile chiamare in causa ns.fratello minore in merito a quanto beneficiato in quanto cointestatario del conto ma, senza mai averci mai versato niente. Grazie
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Egregio Signor Camparini,
Suo fratello minore dovrà restituire quanto prelevato per motivi personali e comunque deve fornire prova che i prelievi dal conto, benchè cointestato, siano stati effettuati per conto e necessità della mamma.
E' suo l'onere della prova. Sono a disposizione per ogni chiarimento e per tutelare i Suoi interessi.
Se lo ritiene mi contatti anche via piattaforma.
Cordialmente
Egregior sig. Camparini,
le Sue richieste solo assolutamente legittime e facilmente tutelabili, nel caso evidente vi sia una lesione della vostra quota di legittima.
Se ritiene sono s disposizione per maggiori dettagli.
Cordialmente
Buongiorno.
Per i conti correnti cointestati vige la presunzione di contitolarità delle somme ivi depositate, superabile fornendo prova contraria.
Nel caso di specie, potrà legittimamente chiedere conto a suo fratello della destinazione del denaro prelevato dal conto, in modo da verificare se è stato utilizzato per far fronte alle esigenze di vostra madre o meno.
Per ulteriori informazioni può contattarmi tramite piattaforma.