buongiorno,
mio padre tanti anni fa comprò un fucile ad aria compressa DIANA 35. Anni dopo con l'entrata in vigore della normativa che prevedeva la denuncia di questo tipo di
armi si mise in regola e denunciò il possesso. Passano gli anni ed il fucile, come ho saputo in seguito, non più utilizzato finì in disuso fasciato e dimenticato in soffitta.
Alla morte di mo padre nel 2000 non ci venne in mente tra le altre cose di denunciare il passaggio tra mio padre e mia madre del fucile, anche per la fatica di considerare arma un fucile ad aria compressa.
In questi anni un paio di volte mia madre ha ricevuto una regolare visita dei carabinieri per la verifica della conservazione del fucile. In tutti e due i casi i carabinieri si sono mostrati molto comprensivi con mia madre, una donna anziana di oltre ottanta anni. L'avevano lasciata promettendo di mettere le cose a posto in maniera indolore. Uno si era fatto dare anche la licenza dell'arma.
Fatto sta che da queste visite sono passati molti anni e non abbiamo più avuto notizie.
Mi sembra di vivere con una spada di Damocle e non so come muovermi.
Non ho più nemmo la licenza che aveva mio padre anche se penso che questo non dovrebbe essere un problema in quanto ovviamente risulterà registrata.
Che fare ? E se magari tra cento anni mia madre dovesse morire ed io come suo erede diventassi proprietario dell'arma ( si fa per dire ) in che situazione mi troverei ?
Grazie
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Egregio Sig. Tobia,alla morte di Sua madre denunci di aver rinvenuto in soffitta l'arma in disuso e richieda di essere autorizzato a consegnarla a soggetto munito di porto di armi per la relativa rottamazione.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino
Preg.mo Sig. Tobia,
Qualora dovesse ricevere un'arma a titolo ereditario sarà necessaria l' immediata denuncia alla Questura o al Commissariato di zona oppure alla stazione Carabinieri competente per territorio.
Se intenderà conservarla l'arma e lei non è in possesso di una regolare licenza di porto d'armi, dovrà chiedere al Questore il rilascio del Nulla Osta all'acquisto (ex art. 35 T.U.L.P.S.). In attesa del rilascio del Nulla Osta l'arma potrà essere custodita presso l'ufficio locale di pubblica sicurezza o, in mancanza, presso il più vicino Comando dei Carabinieri i quali rilasceranno apposita ricevuta.
Il nulla osta sarà rilasciato a condizione che non vi siano condanne per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona, violenza o resistenza all'autorità, delitti contro l'ordine pubblico, diserzione in tempo di guerra, ecc. (artt. 11 e 43 del T.U.L.P.S.).
Qualora, invece, non avesse alcuna intenzione di detenerla, potrà cedere l'arma esclusivamente ad una persona in possesso di porto d'armi o di Nulla Osta, ovvero ad un armiere. Se l'arma viene ceduta ad un privato, questi dovrà a sua volta provvedere a denunciarla; se, invece, viene ceduta ad un armiere, l'arma sarà iscritta nel registro di carico e scarico dell'armeria.
Cordiali saluti.
avv. Laura Fagotto