In quel momento stavo facendo la chemioterapia. La cura mi rendeva particolarmente debole, motivo per cui (a ragione, voglio sperare) ero in malattia. Mentre ero in malattia ho ricevuto la lettera di licenziamento...possono farlo?!
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Non è certamente consentito licenziare il lavoratore durante il periodo di malattia, per cui deve procedere con l'impugnativa molto velocemente, previa verifica dei requisiti che mi pare ci siano.
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Non potevano licenziarLa. Il licenziamento va impugnato nei termini di legge. Invero, è ben radicato il principio previsto dall’art. 2110, c. 2, c.c., secondo il quale, nel caso di malattia del lavoratore il datore possa recedere dal rapporto di lavoro solo dopo il decorso del periodo di conservazione del posto di lavoro fissato dalla legge e dai contratti collettivi.
Le disposizioni dell’art. 2110 c.c., insomma, impediscono al datore di lavoro di porre fine unilateralmente al rapporto sino al superamento del limite di tollerabilità dell’assenza (cosiddetto comporto), nell’ambito di un contemperamento degli interessi confliggenti del datore stesso (a mantenere alle proprie dipendenze solo chi lavora e produce) e del lavoratore (a disporre di un congruo periodo di tempo per curarsi senza perdere i mezzi di sostentamento e l’occupazione), così riversando sull’imprenditore il rischio della malattia del dipendente.
Ciò detto, il Suo caso va valutato nello specifico, dunque, se ritiene opportuno un approfondimento della questione, può contattarmi ai recapiti che trova sul presente sito.
Gentile signore, il licenziamento avvenuto in malattia, laddove si riesca a provare che è stato causato da tali motivi, può essere annullato e può essere chiesta la reintegra sul posto di lavoro; se è interessato ad un adeguato parere legale sulle possibili azioni da intraprendere, non esisti a contattarci via mail o telefono per fissare un appuntamento. Cordiali saluti