Licenziamento volontario

Inviata da Mario. 29 ago 2016 Licenziamento

Mio padre è ammalato di cuore e per colpa dello stress sul lavoro si è licenziato. Ha diritto di ricevere qualcosa apparte Tfr? grazie mille

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Buon giorno.
Vi è differenza fra dimissioni, con cui il dipendente decidere di sciogliere il contratto di lavoro subordinato.
In questo caso, se fatto nei termini previsti contrattualmente e dal ccnl di riferimento, il dipendente ha diritto al TFR e tutti gli elementi a lui favorevoli, tranne però la disoccupazione.
Invece in caso di licenziamento volontario, sempre in caso di rispetto di Termini, lo stesso ha gli stessi diritti più l'indennità di disoccupazione.
Resto a disposizione per ogni chiarimento e invio i miei più cordiali saluti.

Avv deborah bozzetti

Studio Legale Bozzetti Avvocato a Milano

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Sign. mario
se si riesce a dimostrare che lo stress e il mal di cuore sono stati causati dall'eccessivo lavoro, potrebbe tentare una causa di servizio contro la ditta presso la quale lavorava. Attenzione però al tranello del licenziamento volontario, quasi sicuramente faranno firmare a vostro padre una clausola dove si prevede di non intentare nessuna causa............quindi occhio. Per il momento non può pretendere nulla in più del tfr, le consiglio di consultare un buon sindacalista. Sono a sua disposizione

Avvocato Di Lallo Avvocato a Vairano Scalo

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Salve. Certamente suo padre ha diritto a tutte le spettanze derivanti dal contratto di lavoro, nel caso in cui queste non siano state corrisposte dal datore.
Quanto ad ulteriori somme (non strettamente derivanti dall'esecuzione della prestazione lavorativa), come ad esempio un eventuale risarcimento danni per la malattia cardiaca contratta a causa del lavoro, sarà necessario accertare in giudizio la sussistenza dei requisiti (danno, nesso di causalità malattia e lavoro,..) per aver diritto al risarcimento. Ciò significa che occorrerà darne puntuale dimostrazione, specialmente se il datore si oppone ad una richiesta di risarcimento in via stragiudiziale (il che è probabile, perché in linea generale non è agevole provare i fatti e l'esistenza di una univoca correlazione tra la malattia contratta e stress da lavoro). Solo un approfondimento dei fatti e delle circostanze concrete nel caso di suo padre, consentirà di avere un quadro più chiaro della vicenda su questo specifico punto.
Cordialmente,
Avv. Maria Rosalia Megna

Studio Legale Megna Avvocato a Palermo

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