Mancanza di acqua per guasto?

Gentile sig. Francesco, il suo quesito pone una questione delicata. Il datore di lavoro è tenuto ad osservare, nel rispetto dell'obbligo di sicurezza ex art. 2087 c.c. e del T.U. sulla sicurezza del 2008, tutte quelle misure idonee a tutelare l'integrità psico-fisica e morale dei lavoratori. Se la mancanza d'acqua non permette il regolare svolgimento delle attività lavorative, mettendo a rischio la salute dei dipendenti, si potrebbe - in linea di massima - ipotizzare come legittimo la sospensione delle mansioni da parte dei lavoratori, in via di autotutela per la propria salute. Tuttavia, un tale comportamento potrebbe comunque dare luogo all'avvio di un procedimento disciplinare, con la conseguenza che si dovrà esperire l'impugnativa dell'eventuale sanzione. In conclusione, è nel potere del datore avviare comunque un procedimento disciplinare e solo successivamente, in fase di impugnativa della sanzione, si potrebbe giustificare il comportamento del lavoratore come autotutela per la propria salute (sempre che ci siano i presupposti e si dia prova del rischio concretamente corso). A disposizione per eventuali chiarimenti. Cordiali saluti, avv. Maria Rosalia Megna - Palermo