Mia figlia ha lavorato per anni in un bar. Hanno cambiato il contatto diverse volte, a chiamata, part time, indeterminato. Tutte le volte dichiaravano meno ore, senza nessuna malattia o ferie. Lavoro notturno molto duro pagato 5 euro ora.
Ora si è dimessa, le hanno detto che non dare il tfr era nei patti. Li conosce da una vita, si tratta solo di mille euro e lei non vorrebbe crearsi problemi né spendere soldi. Ma, nel caso riuscissi a convincerla, entro quando ci si può muovere legalmente? Qual è l'iter? Si può essere seguiti gratuitamente dallinps?
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Buonasera Signora Laura.
Il termine di prescrizione è quinquennale.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Gentile sig.ra Laura, ricevere il TFR è sempre un diritto del lavoratore. La possibilità di recuperare il TFR si prescrive in 5 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Il primo passo è costituire in mora il datore di lavoro e, se questi non intende adempiere spontaneamente, si procede con l'azione giudiziaria per il recupero dei crediti lavorativi. Oltre al TFR, sua figlia avrebbe diritto - dandone la prova in giudizio - anche alle differenze retributive per le ore lavorate in più rispetto a quanto pattuito, malattia e ferie non godute, eventuale lavoro notturno, e ogni altro diritto derivante dal rapporto di lavoro. Occorre rivolgersi ad un Legale per seguire la pratica.
Cordiali saluti. Avv. Maria Rosalia Megna - Palermo