Se mi trovo in difficoltà economica grazie a fatture mai viste e notificate dalla mia ex che ora mi ha fatto un atto ingiuntivo, e se non posso pagare il mantenimento alla figlia 20enne studentessa di 350 euro ma cerco di dargli il più possibile o addirittura in ritardo, cosa può accadermi visto che sono dipendente privato?
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Gent. Signore mi permetto di aggiungere alle esaurienti risposte dei Colleghi che la signora potrebbe anche presentare una querela per la violazione dell'art 570 c.p. secondo cui "Chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all'ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale o alla qualità di coniuge , è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da centotre euro a milletrentadue euro.
Le dette pene si applicano congiuntamente a chi:
1) malversa (4) o dilapida i beni del figlio minore o del coniuge;
2) fa mancare i mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore , ovvero inabili al lavoro, agli ascendenti o al coniuge, il quale non sia legalmente separato per sua colpa.
In tal caso oltre al recupero del credito ( che sta già subendo ) dovrebbe affrontare anche un procedimento penale.
Le consiglio di prendere subito contatti con un Avvocato per scongiurare anche codesta possibilità.
Saluti
Gentile signor Ciro, la sua ex moglie potrà, a seguito di notifica dell'atto di precetto, procedere a pignoramento presso terzi, per ottenere quanto dovuto per il mantenimento.
Il pignoramento riguarderà verosimilmente quota del Suo stipendio o eventuali conti correnti bancari/postali. Le consiglio di trovare un accordo con la Sua ex-moglie per scongiurare la procedura esecutiva.
Rimango a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Avv. Enrico Lo Presti
Buongiorno Signor Ciro.
Se Lei non propone opposizione al decreto ingiuntivo entro 40 giorni dalla notificazione del predetto atto, la Sua ex moglie potrà procedere con il precetto e poi addivenire alla procedura esecutiva, che potrebbe essere presumibilmente quella del pignoramento del quinto dello stipendio e/o del pignoramento di eventuali somme esistenti su conti correnti bancari e/o postali.
Le consiglio, pertanto, di giungere ad un accordo con la Sua ex moglie per il pagamento rateizzato degli arretrati e di valutare l'opportunità di chiedere una modifica delle condizioni di separazione/divorzio e una conseguente riduzione dell'assegno di mantenimento di Sua figlia maggiorenne, in caso la Sua situazione economica e finanziaria sia peggiorata rispetto a quella vigente al momento della separazione/divorzio.
Distinti saluti
Egr. Sig. Ciro.
il suo stipendio è sicuramente attaccabile. Dipende se lei poi è ancora in tempo a difendersi contro i decreti ingiuntivi. Diversamente sua moglie potrà chiedere che l'azienda paghi direttamente a lei la somma dovuta a titolo di mantenimento.
Buonasera Ciro,
per quanto concerne l'azione in forza del decreto ingiuntivo la Sua ex-moglie potra' procedere col pignoramento del quinto dello stipendio, come anche per il recupero di eventuali somme non pagate a titolo di assegno di mantenimento di Sua figlia.
Se tuttavia la Sua situazione economica e' peggiorata rispetto all'epoca in cui e' stato statuto l'assegno di mantenimento per Sua figlia, potrebbe inoltrare un'istanza finalizzata alla riduzione dello stesso rateo.
Tenga altresi' conto che in caso di ritardo o inesatto pagamento del rateo di mantenimento, il soggetto creditore (in questo caso la Sua ex moglie oppure anche Sua figlia atteso che e' maggiorenne) potrebbe ottenere la distrazione e cioe' il pagamento dell'assegno di mantenimento diretto dal Suo datore di lavoro al beneficiario.
Le consiglio di contattare un Avvocato di Sia fiducia al fine di vagliare complessivamente la situazione ed adottare le decisioni piu' opportune nel Suo interesse.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)