Mia moglie mi ha tradito e vuole il mantenimento
Mia moglie mi ha tradito con un altro e se n'è andata da sé, ora vuole il mantenimento. Può ottenerlo? Cosa succederà?
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Buon giorno,
Il codice civile prevede come una sanzione in caso di tradimento coniugale l'addebito della separazione costituente solo la revoca del diritto di mantenimento al coniuge, se ne aveva diritto.
In considerazione di ciò, ovviamente con un opportuna difesa e prove, lei potrà non versarle nulla.
Resto a disposizione per ogni chiarimento e le invio i miei più cordiali saluti.
Avv deborah bozzetti
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Buongiorno Signor Gori.
Sua moglie potrà ottenere da Lei il mantenimento, a meno che non Le sia addebitata la separazione.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
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Gentilissimo Claudio,
se, dal punto di vista reddituale, Sua moglie fosse - dal punto di vista economico - il coniuge economicamente debole, avrebbe diritto all'assegno di mantemento ma e c'è un MA che, nel caso di specie, Le interessa.
Il coniuge, cui viene addebitata la separazione, PERDE il diritto all'assegno di mantenimento: la domanda di addebito viene inoltrata contestualmente alla domanda di separazione personale giudiziale, nell'ipotesi di violazione di un obbligo matrimoniale (come l'obbligo di fedeltà) laddove tale violazione abbia comportato la intollerabiltà della convivenza.
Quindi, sig. Claudio, valuti bene, con l'assistenza di un Avvocato, il miglior modo di procedere.
A Sua disposizione per assistenza.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini
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Egregio sig. Claudio,
può chiedere la separazione giudiziale con addebito, considerato che sua moglie l'ha tradita abbandonando la casa coniugale.
In tal caso, la legge prevede la revoca del diritto al mantenimento.
Nel rimanere a sua disposizione per eventuali chiarimenti, invio cordiali saluti.
Avv. Elettra Certo
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Buongiorno,
Le premetto che il contributo al mantenimento della moglie è escluso nel caso in cui venga accolta la domanda di addebito della separazione.
L'inosservanza dell'obbligo di fedeltà coniugale da parte di un coniuge (c.d. tradimento) rappresenta una violazione particolarmente grave, la quale, determinando normalmente l'intollerabilità della prosecuzione della convivenza, deve ritenersi, di regola, circostanza sufficiente a giustificare l'addebito della separazione al coniuge responsabile, sempre che non si constati la preesistenza di una crisi irreversibile già in atto.
In poche parole, ai fini dell'addebito, deve accertarsi che la crisi dell'unione familiare è riconducibile unicamente al tradimento; se invece, il comportamento infedele è successivo ad una situazione di intollerabilità già esistente, esso allora, di per sè, non può giustificare l'addebito.
Tenga conto di due circostanze fondamentali ai fini processuali: a) l'onere di provare l'infedeltà coniugale grava su chi avanza la domanda di addebito, quindi su di Lei; b) l'infedeltà coniugale non è facile da provare in giudizio.
Invero, le dichiarazioni testimoniali, la documentazione fotografica, le comunicazioni tramite sms, facebook ed altro, implicano varie problematiche.
Mi auguro di averLe fornito un quadro sufficientemente chiaro della questione, anche se estremamente sintetico.
Una piccola raccomandazione che, con moltà umiltà, dò sempre alle persone che vengono a trovarsi in situazioni simili a quella da Lei rappresentata: usi sempre il cervello, perchè spesso dall'altra parte si attende solo un passo falso....
Sono a Sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti.
Avv. Luca Grassini.
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Buongiorno, il tradimento della moglie permetterà a lei di chiedere l'addebiti della separazione o divorzio però se sua moglie non lavora ha diritto ad avere il mantenimento. Il mio studio e' specializzato nella materia separazione/divorzio mi contatti per avere l'assistenza legale. Cordiali saluti avv Michela parzani
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Buongiorno
Come da lei riferirto ci sono gli estremi per un divorzio giudiziale e chiedere l'addebito
A sua moglie però ciò non toglie che le spetta l'assegno di mantenimento le consiglio di venire comunque ad un accordo consensuale.
Resto a sua disposizione per ogni chiarimento
Distinti saluti
Avv.Giovanna Oriani
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Egregio Signore,
da quanto riferisce, nel Suo caso potrebbero ravvisarsi tutti gli estremi per richiedere un divorzio giudiziale con addebito della separazione a carico di Sua moglie. Ciò comporterebbe l'impossibilitá per la signora di chiedere un contributo al mantenimento a Suo carico.
Il comportamento di Sua moglie, inoltre, potrebbe essere un elemento utile nella conduzione di una trattativa per addivenire ad una soluzione consensuale. Rimango a disposizione per ulteriori delucidazioni.
Molto cordialmente. Avv. Elisabetta Canteri
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