Millesimazione spese comuni
Buongiorno,
Vivo in una bifamiliare a tre piani che divido con mio zio (1° e 2° piano io, seppur unico alloggio, e pian terreno lui). Dal 2013 al 2021 il propietario dell'alloggio dove vivo attualmente era mio padre poi nel 2021 mi ha donato la casa. In tutti questi anni dal 2013 al 2024 a prescindere da chi fosse il proprietario abbiamo sempre diviso le spese delle parti comuni al 50% (cappotto, cancello, grondaia, luce comune, giardiniere, manutentori, gasolio ecc). Siccome adesso non andiamo più d'accordo vuole portarmi in tribunale perché pretende che si adotti il criterio della millesimazione come ripartizione spese. Il mio alloggio si estende su due piani quindi nettamente più grande del suo a livello di mq e lui si attacca a questo. Quello che mi chiedo è se aver diviso le spese al 50% da sempre può rappresentare una tacita volontà di non adottare le tabelle millesimali come criterio di ripartizione delle spese (ci sono i bonifici negli anni e lui stesso lo ha amesso poco furbamente su WhattApp che "si è sempre fatto così"). Non abbiamo un regolamento di condominio e su qualunque aspetto ci siamo regolati tramite accordi verbali.