Buongiorno,
desideravo un consiglio. Sono stato pesantemente minacciato da un call center, al quale ho rifiutato di fornire il mio codice Pod, per l'attivazione di un contratto di fornitura di energia elettrica, mi hanno minacciato praticamente dicendo che tramite alcuni dati personali in loro possesso, dell'intestatario attuale della fornitura, avrebbero attivato comunque il nuovo contratto, addebitandomi spese e staccandomi la luce se non lo avessi accettato! Qualche consiglio su come devo agire? Ho seriamente intenzione di sporgere denuncia,contro questi soprusi.
Preciso che sono in possesso del numero con il quale mi hanno contattato, orario e data esatta, inoltre anche il nome della società che mi ha contattato.
Cordiali saluti
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Egregio sig. Nicolò,
dalla Sua esposizione, come risponde anche il collega Bergamaschi, si evince una condotta che pare inquadrabile nella fattispecie del delitto di tentata estorsione. Qualora si orientasse ad effettuare una denuncia- l'accertamento del reato commesso a Suo danno Le consente di far valere una giusta pretesa risarcitoria- Le sconsiglio vivamente di intrattenere qualsivoglia rapporto con il Call Center in oggetto dal momento che, conoscendo la Sua reazione, potrebbe certamente intervenire per far cancellare ogni traccia della registrazione della telefonata e predisporre una qualche linea di difesa; viceversa Le consiglio di rivolgersi immediatamente alla Procura della Repubblica, eventualmente fornendo anche una registrazione della telefonata, se ne è in possesso, oppure una indicazione di testimoni che erano presenti alla telefonata oppure ai quali nella immediatezza, ne ha riferito i contenuti.
Avv. Alfredo Guarino, Napoli
Gentile Nicolò,
a mio avviso, nel caso da lei descritto, potrebbe raffigurarsi non solo il reato di minacce, perpetrate a suo danno, dalla società che ha incaricato il call center, quand'anche l'ipotesi di violenza privata in quanto lei si è vista calpestata la sua “libertà psichica” dal comportamento violento e intimidatorio tenuto dal suo interlocutore, comportamento che è stato in grado di esercitare una coartazione, sia diretta che indiretta, sulla sua libertà di volere o di agire, in modo da costringerla a una certa azione, omissione o tolleranza.
pertanto, a mio avviso dovrebbe proporre apposita denuncia ravvisando i reati da me ipotizzati.
avv. marina ligrani
Il fatto, così come descritto, sembra configurare ben più di una semplice minaccia, giacché sembra proprio rientrare, almeno a livello di tentativo, nel paradigma della fattispecie di cui all'art. 629 c.p. (esstorsione), il quale punisce con la pena della reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da 1.000,00 a 4.000,00 euro, chiunque, mediante violenza e minaccia, costringa altri a fare o non fare qualcosa, procurando così, a sé o ad altri, un ingiusto profitto, con altrui danno.
In effetti, nella situazione specifica, la minaccia non si esaurisce in sé stessa e non è finalizzata al mero spavento della vittima, ma intende coartarne la volontà per ottenerne il consenso alla conclusione di un contratto, ossia di una negozio giuridico avente contenuto economico, con il che si configura l’ulteriore elemento che caratterizza questo specifico reato (c.d. “estorsione contrattuale”) e lo distingue dalla violenza privata prevista dall'art. 610 c.p., in cui la coazione non coinvolge nessun aspetto economico-patrimoniale.
Questi comportamenti del personale dei call center – a loro volta esasperati dagli obiettivi produttivi fissati dalle società per cui lavorano, le quali non si capisce mai bene se siano istigatrici, conniventi o solo sciatte nei controlli – sono sempre più frequenti e non possono essere tollerati, per cui, a mio avviso, lei dovrebbe operare una opportuna denuncia, senza trascurare la possibilità, se dovesse essere nuovamente contattato, di registrare la conversazione, al fine di fornire agli inquirenti un’informazione più precisa e completa possibile, giacché potrebbe non essere semplicissimo individuare i soggetti personalmente responsabili e le concrete complessive responsabilità, anche a livello apicale.
Buongiorno Signor Nicolò.
Da quanto riferisce, ritengo che possa legittimamente sporgere denuncia per minacce, riferendo l'accaduto nei minimi dettagli (anche in relazione al giorno, orario, numero telefonico etc), così che l'Autorità competente possa avviare un'indagine sui tabulati telefonici ed individuare con esattezza sia il call center da cui è partita le telefonate minatoria, sia l'operatore responsabile.
Inoltre Le consiglio di inoltrare una lettera raccomandata a.r. (personalmente o a mezzo di un legale che potrebbe anche predisporLe la denuncia) alla Società che l'ha contattata, per segnalare l'accaduto e diffidarla dal reiterare simili condotte illecite e dall'inoltrarLe qualsiasi tipo di documentazione non concordata, comunicando altresì che ha intenzione di sporgere denuncia per l'accaduto.
Resto a disposizione per ogni ulteriore necessità e/o chiarimento ed invio distinti saluti.
Avv. Stab.Rossana Delbarba