Molestie e intimidazioni da parte dell’avvocato della controparte.
Salve. Scusate per il disturbo. Dunque, in un’udienza civile dinanzi ad un giudice di pace, l’avvocato della controparte millanta menzogne sul sottoscrivente nonostante il mio avvocato contestasse ogni affermazione con prove e testimoni a prova dei fatti e quindi, il sottoscritto, in modo pacato ed educato rende noto al giudice che l’avvocato della controparte è un millantatore. A questo punto, taluno, a fine udienza, aspettando fuori dall’aula, si avvicina in modo intimidatorio molestando il sottoscritto e il mio avvocato durante un discorso privato, puntando il dito e che per il mio avergli dato del millantatore, mi querelerà. A questo punto, invitandolo a farlo in quando se sussistesse un’ingiuria, taluna è comunque depenalizzata, per poi invitarlo ad allontanarsi in quanto non intenzionati ad aver a che fare con un soggetto disonesto come lui, tuttavia quest’ultimo continuava ad importunare il sottoscrivente e il mio avvocato durante dei discorsi privati. A questo punto, oggi pomeriggio mi chiama il mio avvocato che mi segnala che è stato contattato dalle forze dell’ordine in quanto indicato come testimone dal millantatore in una presunta querela (si desume nei confronti del sottoscritto) per questo episodio e che purtroppo il fare da testimone per quest’ultimo, inficia il suo potermi continuare a rappresentare invitandomi però a rivolgermi ad un suo collega col quale lavorerà a stretto contatto. Dunque, ai sensi dell’art. 51 CDF, non può astenersi nel testimoniare in quanto mio legale rappresentante? Inoltre, nei confronti dell’avvocato millantatore, è possibile sporgere una denuncia-querela per molestia ed intimidazioni (articoli? Altre ipotesi di illecito penale?)? Così poi, una volta effettuata suddetta denuncia-quella, segnalarlo all’Ordine degli Avvocati in quanto non nuovo a queste condotte invasive e intimidatorie nei mie confronti (quale articoli del CDF?)? Restando in attesa di un riscontro, porgo cordiali saluti.