Padre irresponsabile e io nullatenente, come tutelare me e mia figlia?
Inviata da Ana96. 18 feb 2021
Sono una mamma single di 24 anni con una bimba di 3 mesi, da poco sono tornata a vivere da mia madre, che mi aiuta economicamente, e non solo. Prima vivevo con il mio ex compagno, che mi ha reso la gravidanza un inferno; una volta partorito, sembrava andasse meglio, ma dopo 3 settimane la situazione è stata la medesima di prima. Violenza psicologica continua, a malapena mangiavo e riuscivo ad andare al bagno. È più di 1 mese che sono da mia madre con mia figlia, a 20 minuti di macchina dal vecchio appartamento, e lui non sembra interessarsi a sua figlia. Mi ha detto via chat tante cose, anche che per ora posso pensarci io a mia figlia, ma quando sarà più grande ci pensa lui. Più volte sono tornata al vecchio appartamento, dove lui vive, per cercare di parlarci e metterci d'accordo per il mantenimento della bimba, ma niente, ottengo solo urla e insulti.. testimoni mia madre e mio fratello. Io vorrei tutelare me e mia figlia, mi è stato consigliato di rivolgermi ad un avvocato e far firmare al padre una dichiarazione in cui rinuncia alla responsabilità genitoriale; ma lui non credo accetterà. Qualche consiglio?
Grazie in anticipo.
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Buongiorno Signora,
per quanto riguarda la tutela di Sua figlia, stante la situazione descritta, è sicuramente consigliabile rivolgersi al Tribunale per ottenere un provvedimento che regolamenti le condizioni di affidamento e mantenimento della bambina. Questo Le permetterebbe di avere regole certe e soprattutto un titolo esecutivo da azionare in caso di mancato rispetto delle condizioni stabilite da parte del padre di Sua figlia.
Per ulteriori informazioni è necessario conoscere tutti i dettagli della questione.
Cordiali saluti.
Ezio Brunetto
Gentile Signora,
il consiglio di recarsi da un avvocato per farsi tutelare è corretto.
Lei può agire sicuramente per tutelare Sua figlia sia dal punto di vista affettivo che economico.
Il padre, infatti, è tenuto a corrispondere il mantenimento per la bambina e, per l'esercizio della responsabilità genitoriale, Lei può agire, anche senza il di lui consenso.
Naturalmente come già detto occorre il supporto di un legale.
Sono naturalmente a disposizione, può contattarmi quando vuole.
Cordiali saluti.
avv. Liana Bauccio
Gentile Signora,
la Sua è una situazione complicata, siamo in presenza di violenze.
Non ha fornito alcuni dettagli importanti ad esempio ,se il Suo ex compagno lavora , problemi con dipendenze ecc.
Se decidesse, di avvalersi della mia assistenza deve fornirmi ulteriori informazioni.
Può contattarmi per un appuntamento.
Distinti saluti
Avv.Maria Pia Cerchia Chieri-Torino
Le consiglio di rivolgersi subito ad un legale, e procedere con un ricorso in tribunale pe regolamentare i diritti di visita e il contributo economico che il padre dovrà versare per la bambina, in modo tale che se poi non lo farà lo potrà obbligare ad osservare quanto stabilito dal Tribunale. FAccia valutare a secondo del suo reddito la possibilità di accedere al gratuito patrocinio, tenendo presente che i redditi dei famigliari conviventi si cumulano e vengono conteggiati
A disposizione
avv Laura Ferrari
Buongiorno,
stante la delicatezza della questione la invito a contattarmi se ritiene di approfondire la questione.
In linea generale le comunico che vi sono i presupposti affinché il suo ex compagno provveda a contribuire per il mantenimento della figlia con un assegno periodico, che in mancanza di accordo sarà disposto dal Tribunale.
Cordiali saluti
può agire al fine di ottenere dal tribunale un provvedimento che preveda un calendario di incontri tra padre e figlia ed un mantenimento sempre per sua figlia!