Buongiorno,
Sto intentando una causa per danni sanitari procurati a mia madre. Per fare ció mi é stato chiesto dall'avvocato di interdire mia madre e di diventarne l'amministratore di sostegno (in quanto a causa del danno non é piú in grado di intendere e volere). Fatto questo il giudice ha dato parere favorevole per intraprendere la causa, chiedendo all'avvocato un preventivo al minimo che lo stesso riscuoterá attraverso distrazione.. Ora l'avvocato mi ha preparato un ulteriore preventivo ai massimi calcolato sul valore presunto della causa. Il mio dubbio, ed anche quello dell'avvocato é: come potró onorare la sua parcella se l'eventuale risarcimento sará versato su un libretto con vincolo pupillare ed io non dispongo di una tale cifra, tra l'altro altissima? Inoltre l'avvocato non dovrebbe scorporare dal secondo preventivo la cifra che riscuoterebbe a fine causa e stabilita con il giudice, assieme alle spese e ad altri oneri? Inoltre, se il risarcimento sará inferiore alla previsione come posso tutelarmi da una parcella non proporzionata al risultato, dato che non é possibile stabilirla in percentuale?
Grazie
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Gent.le Sig.ra , se lei ha accettato l' importo del compenso professionale proposto dal suo legale , la parcella non può essere più contestata comunque chiarisca la questione con il suo avvocato .Potrà comunque chiedere di essere autorizzata allo svincolo delle somma necessaria per il pagamento della parcella .
Avv. Anna Maria Casadei
Buongiorno, credo che la soluzione migliore possa essere una chiara pattuizione di onorario di risultato cd. palmario, con autorizzazione al difensore ad incassare le somme liquidate. Una volta ottenuta la liquidazione il difensore potrà scorporare la somma capitale sul libretto, fatturando gli onorari di sua spettanza.
Mi domando solo chi sostenga le spese vive per l'azionamento della domanda (perizie, CTU, procedimento ex art. 696bis e eventuale 702bis c.p.c.).
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Saluti
Avv. Massimiliano Maida del Foro di Milano
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Gent.le Sig.ra Paola,
come da Lei riferito, il Suo legale ha presentato al Giudice un preventivo che, poi, è stato approvato.
Pertanto la somma indicata costituisce quanto sarà dovuto al legale per tutta l'attività espletata indicata nel preventivo medesimo.
Si ricordi che il preventivo equivale ad un contratto.
Conseguentemente, gli importi indicati risultano vincolanti per entrambe le parti: il legale presentando detto preventivo ha contrattualmente determinato il suo compenso.
A conclusione della causa l’avvocato percepirà quanto indicato nel preventivo approvato dal Giudice per l’attività ivi prevista. Nulla più.
Al riguardo Le preciso che l'autorizzazione del Giudice e l'approvazione di questi del preventivo del legale ha il preciso scopo di non esporre il patrimonio di Sua madre a spese eccessive e non giustificate.
Eventuali somme eccedenti richieste dall’avvocato per le medesime prestazioni oggetto di preventivo non dovrebbero esservi e, in ogni caso, non potranno essere pagate con somme di proprietà di Sua madre.
Con riferimento al Suo ultimo dubbio (nel caso in cui il risarcimento sia inferiore al preventivo approvato dal Giudice ossia all’unico preventivo valido) ritengo, come detto sopra, che la natura contrattuale del preventivo comporti l’obbligazione di versare detta somma. Obbligo gravante su Sua madre e non su di Lei. Pertanto un eventuale pagamento dovrà essere approvato dal Giudice (che valuterà la congruenza della somma richiesta con l’attività espletata e con il preventivo approvato) e dovrà essere pagato con il patrimonio della mamma. Sarà, pertanto, autorizzata dal Giudice ad effettuare detto pagamento. Ovviamente sottraendo quanto già percepito dal legale in forza della distrazione operata.
Spero di aver chiarito i Suoi dubbi. Resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Gentile Paola,
In caso di esito positivo della causa in sede di conclusioni potrà chiedere di essere autorizzata al ritiro dal libretto della somma corrispondente alla parcella dell'avvocato.
Per quanto riguarda l'importo della parcella dell'avvocato una volta accettata non può più essere messa in discussione, chieda spiegazioni al suo legale il quale potrà motivare gli importi.
AVV Marina Ligrani