Parcella del legale definata sulla sentenza dal giudice
Inviata da Carmelo crissfulli. 3 lug 2015
Buona sera,
vi espongo il mio quesito. Ho vinto una causa nei confronti del mio comune di residenza e il giudice ha quantificato nei confronti del mio avvocato un compenso di 7.000 euro al netto. Aggiunte le spese accessorie (Iva, oneri e quant'altro) ha raggiunto quota 10.000 circa. Ho versato antecedentemente circa 5000 euro come acconto. Secondo il mio legale è corretta la spesa totale di 15.000 euro finali.
Sinceramente mi trovo in disaccordo. La causa è durata circa 7 anni. La sentenza del giudice dovrebbe riportare 3 pagine (sono numerate) ma ho ricevuto dal mio legale pagina uno e pagina tre. Inoltre la richiesta danni era di circa 70.000 euro che la CTU incaricata dal tribunale ha quantificato in 27.000 euro. La controparte è stata condannata a rifondare detto importo oltre alle spese e interessi. il mio legale ha quantificato una parcella su 77.000 euro (richiesta avanzata inizio causa). Vorrei capire se è corretta la spesa richiesta dal legale.
In anticipo porgo i miei più distinti saluti
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Mi spiace deluderla ma formalmente il suo avvocato ha ragione.
Il regolamento che disciplina la nostra professione lascia libero il difensore di quantificare il compenso per la propria prestazione indipendentemente dalle statuizioni del Giudice.
Questo vuol dire che il corrispettivo da pagare è in proporzione non solo al lavoro svolto ma anche al prestigio ovvero alla "fama" dello studio cui si è rivolto.
Naturalmente lei è libero di accettare o meno la parcella del suo difensore ma se non l'accetta dovrà aprire un nuovo contenzioso con il suo ex difensore rivolgendosi ad altro avvocato.
È un vecchio ed annoso problema quello che Lei pone.
A seconda del valore della causa, vi sono delle tariffe legali che vengono comunemente applicate. Dunque le spese sono liquidate in base al valore che verrà riconosciuto alla parte come risarcimento e non per quello che originariamente è stato richiesto nell'atto introduttivo.
Il Giudice procede ad una liquidazione delle spese, ma non è detto che sia congrua: non bisogna solo tenere da conto del valore della causa, ma anche della complessità, della lunghezza e di altri fattori. Prima era uso trattare con i cliente all'atto della sentenza a seconda del valore dell'importo liquidato come competenza.
Adesso c'è l'obbligo del preventivo scritto prima di introdurre la causa, proprio per non avere sorprese.
Se il suo avvocato ha conteggiato le proprie competenze sul valore della causa proposto e non su quello ottenuto glielo deve segnalare, perchè le spese si ottengono su quanto ottenuto; tuttavia se il suo legale è in grado di motivarle la difficoltà della causa, tenuto conto anche della lunghezza potrà richiederle qualcosa di più del liquidato rigorosamente da concordare con Lei.