Salve,
è da anni che sono in cura e seguo una terapia farmacologica perché soffro di un disturbo di carattere ossessivo compulsivo. In caso di separazione dal mio compagno lui mi può far togliere la patria potestà per questo motivo?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gent.ma signora,
qualsiasi patologia o psicopatologia non comporta mai di per sé direttamente conseguenze sulla genitorialità. La decadenza della potestà genitoriale è poi un provvedimento di estrema gravità che può essere adottato solo in situazioni di grave pregiudizio o gravissima inadeguatezza nello svolgimento delle funzioni genitoriali. Ciò che sempre è fondamentale a Sua tutela è la dimostrazione di essere capaci di riconoscere le proprie difficoltà e di farsi adeguatamente aiutare, con i necessari supporti psicologici e terapeutici.
Un approfondimento con un avvocato esperto in Diritto di Famiglia e tutela Minori può essere comunque sempre opportuno e utile.
I miei più cordiali saluti
Buongiorno Signora Milena.
La separazione dal Suo compagno non comporta necessariamente la perdita della responsabilità genitoriale, così come neppure il disturbo di cui soffre, a meno che non si ripercuota negativamente sulla prole e le impedisca di onorare i doveri che ha nei confronti dei figli. In caso contrario.
Infatti l'art. 330 c.c. stabilisce che la decadenza dalla potestà genitoriale può essere dichiarata dal Giudice qualora un genitore violi o tracuri i doveri nei confronti dei figli minori, ovvero quando non siano rispettati i seguenti precetti normativi (art. 147 c.c.: diritto dei figli al mantenimento, istruzione, educazione; art. 570 c.p. : sottrazione del genitore all'obbligo di assistenza e mantenimento; art. 591 c.p.: abbandono). In caso contrario, non potrà essere dichiarata alcuna decadenza dalla responsabilità genitoriale.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
La decadenza dalla responsabilità genitoriale può essere pronunciata dal giudice quando il genitore trascura, o abusa o viola i doveri ad essa connessi procurando grave pregiudizio al figlio. Trattasi di provvedimento grave che non viene certamente preso alla leggera. Se lei è una madre premurosa e attenta nella cura del figlio e se la sua patologia non incide in modo grave sulla capacità genitoriale suo marito non riuscirà a farla decadere. Cordiali saluti.
Gentilissima Milena,
se Lei non ha assunto condotte pregiudizievoli nei confronti nei Suoi figli o Suo figlio ed e' una buona madre, non vi sono assolutamente ragioni che possano giustificare un affidamento esclusivo del o dei suoi bambini a Suo marito.
Stia tranquilla.
Se avesse necessita' di ulteriori chiarimenti, anche telefonici,non esiti a contattarmi.
A Sua disposizione per assistenza.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
Buona sera, i problemi di salute non incidono necessariamente sulla capacità genitoriale e quindi, salvo che vi siano indicazioni di pericolosità e pregiudizio nei confronti dei figli difficilmente il Tribunale la priverà dei suoi diritti di madre..
Gentile sig.ra Milena,
il giudice della separazione valuta l'idoneità genitoriale, cioè la capacita di ciascuno dei genitori di prendersi cura e di crescere i figli in modo sano, equilibrato e sereno. Un'eventuale condizione di fragilità psichica di uno dei genitori non rileva, a meno che non vada ad incidere sulla idoneità genitoriale.
Nel decidere, il giudice deve valutare attentamente la situazione, tenendo conto prima di tutto dell'interesse dei bambini e del loro diritto a crescere con l'apporto di entrambi i genitori.
Nel fare il giudice ciò si avvale di un esperto, il consulente tecnico, che opera in contraddittorio con i consulenti nominati da ciascuna delle parti.
Quindi, ciascuna parte ha modo di dire la sua e di far valere le proprie ragioni.
In ogni caso, la decadenza dalla responsabilità genitoriale può essere disposta soltanto se il comportamento del genitore sia pregiudizievole per il figlio.
Restando a disposizione per eventuali chiarimenti, porgo cordiali saluti
Signora Milena,
la decadenza dalla patria potestà, oggi definita responsabilità genitoriale, può essere pronunciata dal giudice, quando il genitore viola o trascura i doveri ad essi inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio per il figlio. In altri casi, ovvero quando il genitore ha una condotta pregiudizievole per il figlio, tale che non ricorrono gli estremi della decadenza, ma comunque pregiudizievole , allora il giudice, secondo le circostanze può ordinare l'allontanamento del figlio dalla casa famigliare. Nel suo caso, se in cura farmacologia e non ci sono pericoli per sua figlia dovuti agli effetti del suo stato psichico, suo marito non può fare granché.
Buongiorno Signora Milena,
La perdita della responsabilità genitoriale viene dichiarata dal Tribunale dei minorenni solo quando uno e entrambi i genitori hanno comportamenti e condotte pregiudizievoli nei confronti dei figli.
Se lei è sotto cura e nei fatti è una madre attenta e premurosa e se la sua patologia non incide sulla sua capacità genitoriale anche facendo causa credo sia difficile per suo marito ottenere una pronuncia a lei sfavorevole, cioè farla decadere.
A sua disposizione.
Avv. Croce Maria
Gentile Milena,
La perdita della responsabilità genitoriale puó avvenire in conseguenza di fatti e condotte preguidizievoli per i figli.
Suo marito potrebbe adire il Tribunale al fine di farLa decadere dalla responsabilità genitoriale e sarà il Tribunale a far esaminare e stabilire, mediante esame delle sue condizioni psico fisiche, se lei é in grado di adempiere ai propri doveri genitoriali nell'interesse dei figli.
Il Suo compagno potrebbe chiedere avanti al Tribunale l'affidamenento esclusivo dei figli per il medesimo motivo
Le consiglio, caldamente, di farsi assistere da un legale che sarà in grado di esaminare nel dettaglio i vari aspetti sottesi alla sua problematica
Gentile Milena,
la perdita della responsabilità genitoriale passa attraverso un lungo procedimento dinnanzi al Tribunale per i minorenni competente su impulso di parte, nel quale vengono esaminate le condizioni psico-fisiche del genitore indicato come inadeguato.
Le verifiche operate dal Tribunale per i minorenni sono effettuate da specialisti del settore che vengono nominati dai giudici quali consulenti tecnici d'ufficio, detti specialisti saranno in grado, affiancati da un tuo tecnico di parte, di stabilire se il disturbo dal quale lei è affetta ha incidenza e in che misura sulla sua capacità di educare e crescere i suoi figli.
Le consiglio di affidarsi ad un legale che la possa seguire anche nella fase della separazione da suo marito così da evitare attriti e cercare di addivenire ad una separazione consensuale che non abbia ripercussioni sull'affido dei figli.
avv. Marina Ligrani