Permesso retribuito per lutto legge n. 53 dell'8 marzo 2000

Buonasera Sig. Gianluca,
quello che dice in parte è vero, ossia il rapporto fra Lei e sua suocera è di primo grado. Tuttavia, con il matrimonio si instaura il vincolo di affinità - e non di parentela - con i parenti del proprio coniuge.
La legge prevede che il lavoratore abbia diritto ad un permesso retribuito di tre giorni lavorativi all'anno in caso di decesso del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente stabilmente convivente (così l'art. 4, c. 1, della legge 53/2000 da Lei citata).
Se ho capito correttamente al Suo rapporto di lavoro si applica il CCNL Metalmeccanica - Confapi del 03.07.2017 (stipulato fra Unionmeccanica-Confapi e FIOM-CGIL, FIM-CISL, UILM-UIL), il quale prevede il diritto del lavoratore a tre giorni complessivi di permesso retribuito all'anno in caso di decesso del coniuge, anche legalmente separato, o di un parente entro il secondo grado, anche non convivente, o di un soggetto componente la famiglia anagrafica del lavoratore medesimo.
Nessuna norma, pertanto, prevede l'estensione del beneficio ai casi di decesso di un affine.
L'unica possibilità per poter usufruire di questo congedo particolare parrebbe ricorrere nell'ipotesi di decesso di affine facente parte della famiglia anagrafica del lavoratore, in forza del CCNL ciatato. Non so, tuttavia, se nello specifico Suo caso ne ricorrano i presupposti.
Un cordiale saluto.
Avv. Elisa Barzani