Salve cortesemente ho dei quesiti a seguito di una procedura di un pignoramento preso terzi (conto corrente) nato dal mancato pagamento delle mensilità di locazione a carico di una società s.a.s ancora in essere ma in altra sede:
Ho chiesto al mo avvocato di procedere dopo lo sfratto al recupero delle somme dovute tramite procedura di ingiunzione presso il conto corrente con cui la società mi versava l'affitto ma in tale conto non sono stati trovati fondi, ora le mie domande sono le seguente:
1)Non si poteva fare la richiesta di una verifica di tutti i conti sul territorio italiano tramite procedura telematica " all’ anagrafe tributaria e all’ anagrafe dei conti correnti " ?
2) Il conto pignorato dopo la risposta della banca rimane attivo o viene bloccato?
3) Se venissi a conoscenza tramite agenzie investigative di altri conti correnti visto che l'attività è ancora operativa e lavora tanto e bene, dovrei rifare tutto il procedimento da zero spendendo altre migliaia di euro?
Grazie per eventuali risposte.
saluti Alberto.
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Egregio Sig. Alberto,
procedo con ordine a rispondere alle sue domande:
1) é possibile fare istanza di ricerca telematica dei beni da pignorare alla agenzia delle entrate, per mezzo della quale si conosceranno tutti i rapporti di conto corrente intestati al debitore nonché gli eventuali contratti registrati presso l'agenzia delle entrate. Tuttavia, la risposta delle Agenzia delle entrate non è immediata e potrebbero trascorrere anche alcuni mesi prima di ricevere il risultato della ricerca;
2) Il conto corrente rimane pignorato sino all'esito della procedura esecutiva. Sino a quel momento è idoneo a ricevere crediti in arrivo, ma dubito che un debitore faccia pervenire somme a lui spettanti su un conto pignorato;
3) Bisogna iniziare una nuova azione esecutiva, preceduta dalla notifica di un precetto. I costi da supportare sono rappresentati dalle notifiche a mezzo ufficiali giudiziari, pagamento del contributo unificato e marca da bollo, la cui entità va calcolata in base al valore del credito pignorato. A tali voci vanno aggiunte le spese legali. Tuttavia, in casi di esito positivo, tutte le spese ed i costi della procedura esecutiva saranno recuperati.
Salve,
Si poteva fare istanza per la ricerca di altri beni o conto correnti.
Dopo la notifica del.pignoramento alla banca, se il conto nn presenta somme da pignorare, lei nn recupera nulla, né le somme future che verranno depositate. Deve, invece, rifare il precetto se è scaduto, e di nuovo notifica del.pignoramento.
Buongiorno Alberto,
andiamo con ordine: 1) volendo si sarebbe potuto notificare atto di pignoramento presso terzi a tutte le banche presenti in zona; 2) il conto pignorato rimane attivo ; 3) bisognerebbe ripartire dalla notifica dell'atto di precetto, in quanto dopo 90 giorni scade, e poi procedere con la notifica dell'atto di pignoramento presso terzi.
Cordialmente
Avv. st Enrica Cerrato (Asti)
queste ricerche vanno effettivamente fatte prima, o facendo richiesta al presidente del tribunale di ordinare una ricerca tributaria in via telematica o affidarsi ad una investigaz. privata..................bisogna controllare lo stato in cui verte il suo procedimento........
Se inizia una nuova procedura,deve sostenerne i costi;presumibilmente poteva richiedersi una indagine all'Ufficiale Giudiziario:il conto corrente pignorato resta esistente.CordialmenteAvv.AlfredoGuarinoNapoli