buonasera volevo esporre il mio problema spero che qualcuno mi aiuti. io faccio la badante da tre anni e un giorno il mio datore di lavoro mi chiese la mia carta d identita , io nn feci domande e gliela dai , perche siccome nn ha figli pensavo che volesse intestarmi qualcosa a nome mio . poi dopo un anno mi chiese di nuovo la carta d identita e io gliela dai di nuovo e mi venne un sospetto che nn fosse niente di buono , giorno dopo giorno controllai le sue carte a casa sua e trovai una documentazione scritta al pc che io percepivo una certa somma all anno con la mia firma sotto ,sono rimasta male vedendo questa carta , io assisto la moglie di questo signore e lui ogni anno manda tutte le spese al giudice e anche la carta che ha falsificato con la mia firma, volevo chiedere cosa posso fare e se posso chiedere un risarcimento
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Gentile Signora, il reato di falso può essere denunciato e Lei potrebbe costituirsi parte civile e chiedere un risarcimento. Tuttavia anche guardare nel computer altrui potrebbe essere violazione della privacy, non dice se era nella posta elettronica del Suo datore di lavoro oppure? Lei non dice se è in regola oppure no....in ogni caso Le consiglio di trovarsi un altro lavoro e di rivolgersi ad un avvocato. A disposizione per ulteriori chiarimenti. Avv. Stefania Lucchi di Forlì
Qui mi pare che i reati siano più di uno ed abbastanza gravi. Lei dice che il padrone ha composto un documento (che sarebbe da Lei stato sottoscritto) nel quale Lei afferma di aver ricevuto una certa somma. Tale documento sarebbe stato consegnato al Giudice. Ritengo che il padrone sia il tutore o l'amministratore di sostegno della moglie (cosa molto frequente) e che il marito voglia far presenti delle spese al Giudice per giustificare la mancanza di somme da qualche libretto di risparmio. Ho il sospetto che il padrone stia truffando la moglie: io ne parlerei al Giudice Tutelare che segue la padrona.
A Sua disposizione. Avv. Giovanni Randon
Gentile signora,certamente puo' agire in sede civile per il risarcimento del danno;la condotta che descrive costituisce reato di cui e' vittima la moglie,che presumibilmente subisce danni piu' gravi dei Suoi.CordialmenteAvv.AlfredoGuarinoNapoli