Buonasera,
sono un padre separato con un figlio di sei anni e mezzo in regime di affido condiviso.
La mia ex moglie vive in un'altra città con mio figlio ed io periodicamente vado a trovarlo (due fine settimana al mese).
Purtroppo i colloqui telefonici sono sempre stati limitatissimi con mio figlio in quanto ha sviluppato una vera e propria forma di alienazione genitoriale. Ultimamente la mia ex non mi risponde più al telefono perché tanto il bambino non vuole parlare. Ho provato a contattarla tramite SMS per chiederle di riferire a mio figlio che gli voglio bene e che desidero parlare con lui ma non mi ha neanche risposto. Insomma, non mi risponde neanche più al telefono.
Vorrei sapere se posso querelarla per questo e se devo farlo attraverso un legale o rivolgermi direttamente alle forze dell'ordine.
Grazie.
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Gentile Simone,
Le consiglio di leggere attentamente il nostro articolo pubblicato sull'argomento: "La sindrome da alienazione parentale - Affidamento esclusivo del minore a favore del coniuge che non si sia reso colpevole di allontanare il figlio dall'altro genitore".
Restiamo a disposizione.
I migliori auguri.
Studio Giaccardi-Laurino
Buongiorno Signor Simone.
Innanzitutto sarebbe opportuno conoscere il contenuto del provvedimento di separazione.
In ogni caso, ove venga ostacolata e non attuata la decisione del Giudice, Lei potrà sporgere denuncia-querela nei confronti della Sua ex moglie per il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice di cui all'art. 388 del codice penale.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Egregio Sig. Simone,bisogna conoscere prima cosa prevede il provvedimento del Tribunale per consigliare di presentare querela (Le viene consentito di incontrare regolarmente Suo figlio? non si capisce).Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Può sporgere querela sia avvalendosi di un legale che redigerà la stessa, che verrà solo "ratificata" dalle locali Forze dell'ordine (polizia, carabinieri, sezione di polizia presso la Procura), ovvero anche recarsi direttamente presso uno dei suddetti uffici esponendo i fatti che verranno verbalizzati. Le conviene, qualora opti per la seconda soluzione, recarsi presso uno dei suddetti uffici dopo aver annotato in maniera più puntuale possibile date ed eventi relativi alla condotta ostativa della madre di Suo figlio. Indichi anche sin da ora eventuali persone informate sui fatti.
Egr. Sig. Simone,
da quanto lei scrive effettivamente potrebbero esserci i presupposti per una denuncia querela quanto meno per mancato ottemperamento degli obblighi del giudice. Potrebbero esserci anche provvedimenti da adottarsi in sede civile.
Le consiglio di rivolgersi ad un legale