Posso rinunciare ai miei diritti (e doveri) come padre?
Inviata da Franco. 3 giu 2015
Posso rinunciare ai miei diritti (e doveri) come padre? Vi spiego: mia moglie mi ha tradito e quindi abbiamo divorziato. Ovviamente di chi era la colpa? Mia! io che ho sempre fatto di tutto per renderla felice. Ora come ora pago gli alimenti, ma posso smettere? Lei non mi permette di vedere mio figlio al quale ha inoltre raccontato un sacco di bugie...gli ha detto che sono stato io a tradire lei (cosa assolutamente non vera!) e quindi a rovinare la famiglia. Quindi lui mi odia e non vuole vedermi e nemmeno sentirmi. E non mi crede quando gli dico che mai e poi mai avrei tradito sua madre....c'è una via d'uscita? Niente ha senso in questo momento...
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La Sua domanda (provocatoria e dettata dalla disperazione) ha una risposta negativa, come Lei poteva immaginare.Non ha specificato l'eta' di Suo figlio: sarebbe utile saperlo.In ogni caso La invito a non abbattersi, a non smettere MAI di far valere i Suoi diritti di padre: Suo figlio ha l'assoluta necessita' di avere un padre ed una madre e Sua moglie vedra' che un giorno dovra' fare i conti con Suo figlio per tutte le cattiverie e bugie che gli sta raccontando.La vera vittima (innocente) della grave condotta di Sua moglie e' Suo figlio; a seguire Lei come padre in via conseguenziale.
Se facesse cosi' come ha prospettato Suo figlio pensera' che la mamma ha ragione ovvero che il padre si e' dimenticato di lui e lo ha abbandonato.
Faccia valere i Suoi diritti di padre, non si stanchi MAI di manifestare l'affetto a Suo figlio - che ripeto in questa vicenda non ha alcuna colpa- e vedra' che gli effetti positivi non tarderanno ad arrivare.
Si affidi ad un Avvocato di Sua fiducia per far valere i Suoi diritto e, soprattutto il Diritto di Suo figlio di avere un padre.La legge prevede gli strumenti ad hoc per il caso come il Suo.
Auspico che proceda in tal senso e non si arrenda.
A Sua completa disposizione per qualsiasi necessita' e/o chiarimento.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini
Buonasera,
la vicenda è molto delicata e le consiglierei di affrontarla con calma, anche con l'aiuto di uno psicologo o di un mediatore familiare che possa spiegare a lei e sua moglie come comportarsi al meglio nei confronti del figlio minore.
Per quanto riguarda la sua domanda: certo non può smettere di pagare gli alimenti al figlio, è il figlio che dev'essere tutelato. Lei potrebbe però o tramite mediazione familiare, o se sua moglie non fosse d'accordo, ricorrere al Tribunale per manifestare le sue difficoltà in ordine alle modalità di visita che le vengono impedite dalla moglie. Lei ha il diritto e il dovere di mantenere un rapporto con suo figlio e recuperarlo.
Cordiali saluti
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Quelle che chiede non è possibile, ma certamente le consiglio di ricorrere in tribunale facendo presente la situazione e chiedendo la nomina di un consulente per accertare ciò, e come dovrà essere modificato l'eventuale affidamento e/o collocazione del minore.
Resto a disposizione
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Gentile Signore,
la madre di suo figlio sta mettendo in atto una serie di comportamenti vietati dalla legge, pregiudizievoli nei confronti del figlio. Le consiglio di adire il Tribunale per far presente la situazione, per far ammonire la madre e nel caso per chiedere l'affidamento di suo figlio.
Per ulteriori chiarimenti, a disposizione.
Avv. Anna Maria Fanzini
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Gentile signor,
le modalità stabilite dal Giudice devono essere rispettate dalle parti, quindi è opportuno presentare ricorso in Tribunale per ottenere il corretto adempimento.
Riguardo gli ulteriori quesiti Le consiglio di rivolgersi all'avvocato che ha seguito la separazione.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Avv. Enrico Lo Presti
Gentile signore, lei ha diritto di vedere suo figlio secondo le modalità stabilite dal giudice e queste possono essere riviste e modificate , a seguito di apposita istanza, laddove i fatti che lei narra abbiano adeguate prove. Sugli alimenti in discorso è più complesso. Se ha bisogno di un dettagliato parere legale sulle possibili azioni da esperire, non esisti a contattarci telefonicamente. Cordiali saluti
In primis rinunciare ai suoi diritti come padre vorrebbe dire rinunciare a suo figlio e tanto più ai suoi doveri. Deve rivolgersi al legale che le ha seguito la separazione ed il divorzio e far presente che sua moglie non mantiene le condizioni stabilite, quindi si dovrà far ricorso al giudice e comunque, io ritengo, anche agli assistenti sociali.
Non può rinunciare ai diritti di padre, salvo che vi siano i presupposti per un disconoscimento di paternità. Ma non credo sia il suo caso.
Deve cercare di recuperare i rapporti con suo figlio che non ha colpe per il fallimento del matrimonio suo e della sua ex moglie.
Magari con l'aiuto di un avvocato e di uno psicologo.
Cordialmente.
Avv. Alan Binda