Salve,
io e mio marito abbiamo una figlia di tre anni. Lui vive all'estero e viene a casa per circa 2 mesi l'anno. Dà un contributo di 300 euro al mese e non si preoccupa di nient'altro, nemmeno in caso di bisogno. Fra le altre cose, beve troppo. Avevo intenzione di chiedere il divorzio ma non l'ho fatto perchè in tal caso avrei dovuto lasciargli vedere la bambina senza la mia presenza e quindi ho temporeggiato. Qualche giorno fa, mia sorella ha scoperto che sua figlia 15enne ha inviato delle foto in cui lei era nuda in seguito alla richiesta di mio marito. La ragazzina ha anche ammesso di essere stata vittima di un episodio di molestia da parte del suddetto, circa un paio di anni fa ma non sono intenzionati a sporgere denuncia.
Io voglio chiedere il divorzio ma ora a maggior ragione ho paura a lasciargli vedere la bambina perché lo reputo pericoloso. Come posso dimostrarlo?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentilissima Mina,
se ha fondate ragioni per ritenere che sua assolutamente sconsigliabile che Sua figlia veda il padre in autonomia, e' opportuno che venga manifestata questa esigenza in sede di divorzio.Per esempio talvolta si richiede che gli incontri tra un genitore ed il figlio avvengano alla presenza dell'altro genitore laddove vi siano ragioni di opportunita' che consiglino in tal senso.
L'abituale ed eccessivo uso di sostanze alcoliche, da Lei sottolineato, e' certamente un elemento rilevante da prendere seriamente in considerazione nella valutazione del regime di affidamento della bambina e delle modalita' di frequentazione della bambina stessa col padre.
Sono a Sua completa disposizione per assistenza ed anche per eventuali chiarimenti, anche telefonici.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
Buongiorno Sig.ra Mina,
ovviamente in sede di divorzio sono tutte questioni da valutare. La regola è che l'affido sia condiviso tra i genitori e che poi il bambino sia collocato in prevalenza presso uno dei due. Nel caso specifico, occorrerà tenere in considerazione sia l'interesse della bambina a vedere il padre (ancorchè per un periodo ristretto dell'anno poichè lui vive all'estero) sia la possibile pericolosità di quest'ultimo. È anche possibile che gli incontri padre e figlia si svolgano in una sede protetta, stanti i precedenti. Eventualmente, al fine di un affido esclusivo, potrà essere utile una valutazione psicologica sul padre. Insomma, ci sono molteplici elementi che andranno tutti valutati nell'interesse preminente della bambina.
Cordiali saluti
Gentile Signora Mina,
la situazione è molto delicata e dovrà naturalmente rivolgersi ad un legale di fiducia per farsi assistere legalmente, ma posso anticiparLe che evidenziando questi gravi fatti al giudice, i contatti di Suo marito con la bambina potrebbero essere organizzati con la massima attenzione a tutelare e proteggere Sua figlia.
In ogni caso il mio studio è a Sua disposizione
Cordiali saluti.
avv. Liana Bauccio
Gentile signora Mina,Lei potrebbe richiedere,provando l'accaduto relativo a Sua nipote ,che vi siano "incontri protetti"con Sua figlia ma temo che pulsioni libidine verso una parente quindicenne non radicchio, di per se',pericolosita' per contatti con una figlia di 3 anni Avv. Alfredo Guarino Napoli
La situazione e il caso descritto sono alquanto gravi, le consiglio di rivolgersi immediatamente ad un legale che intraprendera' le più opportune azioni.