Mio figlio ha 27 anni, sono divorziato e sua madre mi chiede gli alimenti. Lei si è rifatta la sua vita con un'altra persona, esattamente come me; nel frattempo mio figlio ha finito di studiare, ancora gli pago gli alimenti e ora mi chiedono più soldi. In quale momento posso smettere, dato che mio figlio ha finito l'università e lavora già da tre anni? In generale, quando si può smettere di pagare gli alimenti?
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L'assegno di mantenimento per il figlio maggiorenne va corrisposto fino a quando il figlio non e' indipendente economicamente.Debbo tuttavia precisarLe che, in tal caso, l'obbligo non decade automaticamente, ma Ella deve attivarsi dinanzi al Tribunale competente per ottenere un provvedimento di revoca salvo che intervenga un accordo in tal senso con Suo figlio.Ipotesi decisamente da preferire in quanto, in caso contrario, Ella piuttosto "antipaticamente" dovrebbe convenire in giudizio proprio Suo figlio.
A completa disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini
Buongiorno, più che di alimenti credo si tratti di assegno di mantenimento; ora non c'è un limite fissato in età, la legge dice che il figlio deve essere economicamente autosufficiente, quindi se lavora da tre anni, si tratta di verificare in concreto se il ricavato dell'attività di Suo figlio è tale da consentirgli un'indipendenza; se così fosse dovrà rivolgersi al Tribunale per chiedere che il mantenimento venga eliminato o, se il figlio non è del tutto autosufficiente, almeno ridotto. Mi pare che Suo figlio abbia terminato gli studi con una buona tempistica e per di più sta lavorando, quindi non sono a lui applicabili tutte quelle sentenze che esimono il genitore dal proseguire il mantenimento qualora il figlio non mostri un impegno fattivo nello studio o nella ricerca di un'occupazione lavorativa. A disposizione se lo ritiene. Cordialità. Avv. Stefania Lucchi
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Più che di alimenti parliamo di quota di mantenimento. Non c'è di legge un'età fissa, tuttavia le sentenze si sono assestate sui 26 anni, per dare modo ai ragazzi di terminare gli studi ed avviarsi al lavoro. Cerchi di capire cosa fa suo figlio, se lavora anche solo un po', una volta inserito nel mondo del lavoro non ha più diritto. In tal caso dovrà provvedere a rivolgersi al tribunale per modificare o eliminare l'obbligo, provando le circostanze di cui le dicevo
Resto a disposizione
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Gentile Sig. Ignazio,
La giurisprudenza ha più volte definito i limiti del concetto di indipendenza del figlio maggiorenne, statuendo che non qualsiasi impiego o reddito (come il lavoro precario, ad esempio) fa venir meno l'obbligo del mantenimento (Cass. n. 18/2011), sebbene non sia necessario un lavoro stabile, essendo sufficienti un reddito o il possesso di un patrimonio tali da garantire un'autosufficienza economica (Cass. n. 27377/2013). È pacifico che, affinché venga meno l'obbligo del mantenimento, lo status di indipendenza economica del figlio può considerarsi raggiunto in presenza di un impiego tale da consentirgli un reddito corrispondente alla sua professionalità e un'appropriata collocazione nel contesto economico-sociale di riferimento, adeguata alle sue attitudini. Dunque, solo, il Giudice , a seguito della presentazione di un ricorso per la modifica delle condizioni di divorzio, valuterà se ci sono o meno i presupposti per la revoca del mantenimento.
Per ogni ulteriore delucidazione, rimango a sua completa disposizione.
Avv. Antonietta Ciollaro
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Salve, deve immediatamente proporre ricorso per la modifica delle condizioni con la richiesta di revoca dell'assegno di mantenimento. In teoria potrebbe già da adesso smettere di versare l'assegno anche se sarebbe preferibile farlo dopo il deposito del ricorso.
Cordiali saluti
Avv. Sergio D'Acuti
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Buongiorno, suo figlio lavora già da tre anni, quindi è autonomo, pertanto lei può cessare di corrispondere gli alimenti comunicando agli interessati i suoi intendimenti futuri esponendo le ragioni della venuta meno del diritto al mantenimento. Se sorgono contestazioni e sua moglie o suo figlio perserverano nella richiesta, sarà costretto, purtroppo, a rivolgersi al Tribunale perché dichiari la venuta meno dell'obbligo, poiché la sentenza, se non viene modificata, costituisce titolo per il recupero degli alimenti arretrati. Mi contatti pure tramite il sito. Grazie Avv. Speranzini
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Se non è stato previsto nella sentenza di divorzio il venire meno dell'obbligo da parte sua di pagare il contributo per il mantenimento del figlio, nell'ipotesi in cui sia divenuto nelle more economicamente autosufficiente, dovrà necessariamente procedere ad una richiesta al Tribunale di revisione delle condizioni del divorzio, prospettando tutte le circostanze da lei evidenziate.
Gentile signor Ignazio,
i tempi sono maturi per iniziare a procedere con un ricorso per la modifica delle condizioni del divorzio, per chiedere appunto la revoca del mantenimento a favore di Suo figlio, a motivo della raggiunta autosufficienza economica.
Resto a disposizione per essere contattata per maggiori dettagli.
Il mio migliore saluto.
Avv. Monia Ferrari
Sig. Ignazio
se suo figlio lavora e la sua ex si è rifatta una vita direi che è giunto il momento!
Lei può chiedere la modifica delle condizioni di divorzio e chiedere che l'assegno per suo figlio venga dimesso e anche nei confronti della sua ex. Mi contatti per verificare la sussistenza di tutte le condizioni.
Buona giornata Avv. Raffaella Scarinci
Il mantenimento per i figli cessa con la maggiore età o nel momento in cui divengono economicamente indipendenti.
Mi sembra che quanto sopra possa corrispondere al Suo caso.
Tutto ciò può essere realizzato con un ricorso per la revisione degli accordi di divorzio con il quale potrà chiedere la diminuzione degli importi o la cessazione delle elargizioni.
A disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti.
Avv. Annalisa Alpi
Solitamente gli alimenti per i figli non sono più dovuti una volta maggiorenni ed autosufficienti, e mi pare di capire che questo sia il suo caso. per sua moglie, nel caso li dovesse anche a lei, si può dimostrare la sua autosufficienza economica e la nuova convivenza (eventualmente).
Tutto questo lo si può fare chiedendo una modifica delle condizioni stabilite in sede di divorzio con un ricorso al tribunale. Mi contatti anche per valutare le possibili spese.
Sia il mantenimento nei confronti dei figli che della moglie possono essere revocati o ridotti con un procedimento giudiziario non complesso ne' eccessivamente costoso. Mi contatti per un preventivo dettagliato. Cari Saluti. Avv. Riccardo Galli