Buongiorno,
la mia ex compagna, madre di mio figlio di 5 anni e mezzo, mi ha citato in tribunale chiedendo 400 euro di mantenimento al mese. Per me questa somma è troppo alta perché io guadagno 850 euro al mese, pago 400 euro di affitto e in più ho le spese (mangiare, corrente, acqua e gas) da pagare. Io mi ritroverei praticamente per strada con una cifra così alta di mantenimento ma anche con 300 euro, perché quello che riuscirei a dare sono 150 o massimo 200 euro al mese. Potrei richiedere questo? Tuttavia lei non ha reddito ma lavora in nero tra pulizie e cameriera quindi considerando che solo per pulire pagano 8/9 euro all'ora lei arriverebbe a guadagnare 800/1000 euro al mese non dichiarati. Ancora, lei non paga affitto né niente perché sta a casa della madre e tra l'altro è una casa comunale (pagano 15 euro al mese perché ci ho vissuto anche io quando stavo con lei) e sta con un uomo che anche lui non ha reddito ma lavora in nero come pescatore. Una volta lei mi disse: "il mio uomo mi porta 300 euro al giorno, faccio la vita da signora". Quest'uomo è subentrato subito a casa ecco perché io sono andato via, in poche parole mi tradiva con lui e lo ha fatto subito entrare dentro casa quindi non ha avuto né lei né il bambino, un cambiamento in tutti i sensi da quanto sono andato via io (per colpa sua). Potrebbe il giudice accettare 150/200? Io da 850 che guadagno meno 400 di affitto resto con 450 euro quindi già dando 200 euro a lei resterei con 250 euro al mese. Una cifra misera.
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Buongiorno signor Renato,
Lei ha la possibilità di non pagate il mantenimento a sua moglie provando che lavora in nero e che convive con un uomo che contribuisce economicamente alle esigenze della nuova coppia, anche lui con lavoro in nero ma cosa più importante lei signor Renato potrebbe chiedere l'addebito della separazione se la causa della crisi coniugale é dipesa dal tradimento di sua moglie.
Cordiali saluti.
Avv. Emanuela Costa
La richiesta della Sua "ex compagna" (non si comprende se coniuge, convivente o altro) appare, da quel che espone, eccessiva. Comprovando che lavora in nero, percependo i compensi che indica, non avrà diritto ad alcun mantenimento (come non ne avrebbe in assenza di matrimonio o in caso di separazione con suo addebito per infedeltà coniugale) per sé ma può certamente chiederLe di contribuire al mantenimento di Suo figlio: in tal caso 150 euro appaiono inadeguati come 400 euro appaiono eccessivi.
Cordialmente
Egregio Sig. Renato,
sono a Sua disposizione per la richiesta giudiziale di addebito della separazione e di annullamento dell'obbligo di mantenimento a Suo carico, dal momento che lavora in nero e convive con un uomo che contribuisce alle esigenze della nuova coppia.
Le ricordo che può avvalersi del patrocinio a carico dello Stato se il Suo reddito è inferiore a € 11.528,41.
Resto a disposizione e porgo cordiali saluti.
Ritengo che lei sarà tenuto al solo mantenimento di suo figlio nella misura di euro 150/200 in considerazione dei suoi redditi e delle spese, giacché sua moglie lavora in nero. In merito, cerchi comunque di acquisire prove.
Saluti cordiali
Gentilissimo sig. Renato,
è opportuno che Lei si costituisca tramite legale nel procedimento istaurato dalla madre di suo figlio.
Tramite la costituzione suddetta il legale avrà cura di portare all'attenzione del Giudice tutta la situazione economica supportata dalle opportune prove.
Inoltre se il Suo reddito è inferiore a € 11.528,41 avrà diritto ad un avvocato a patrocinio gratuito.
Cordiali saluti
Gentile Renato,
Leventuale cifra per il mantenimento di sua moglie verrà stabilito in base alle sue capacità reddittuali,pertanto ,la cifra richiesta dalla signora allo stato delle sue dichiarazioni sembra troppo alta considerando anche il tenore di vita che in costanza di matrimonio avevate.
Ad ogni buon conto mi sembra di capire che sia in corso una separazione giudiziale nella quale le consiglio di far emergere le inadempienze della signora riguardo la fedeltà e il lavoro nero.
Se la separazione viene addebitata alla signora ella non avrà diritto al mantenimento!
Avv. Marina LIGRANI
Sig. Renato il mantenimento del figlio è in funzione del reddito dei genitori e del tempo con cui il figlio trascorre con i genitori. La giurisprudenza più recente mira ad affidare il figlio al genitore che garantisce meglio la biogenitorietà del figlio. Se il figlio viene affidato a lei, sarà la compagna che dovrà passare gli alimenti del figlio. Il lavoro in nero può essere facilmente accertato con un'ispezione degli organi competenti o anche avvalendosi di una agenzia investigativa. Distinti saluti.
Egr. sig. Renato,
nella quantificazione del contributo al mantenimento del figlio, il giudice tiene in considerazione prima di tutto il reddito e la capacità economica delle parti. Ed inoltre, esamina i tempi di permanenza del figlio con ciascuno dei genitori, le esigenze del bambino ed altri. Vanno, dunque, valutati un insieme di fattori.
Il comportamento della Sua ex compagna non ha rilievo, dal momento che non eravate sposati.
Restando a disposizione per eventuali chiarimenti, porgo cordiali saluti
avv. Barbara D'Angelo