Salve, avrei un quesito da porre... mio padre mi vorrebbe donare (con usufrutto) la sua casa, a me esclusivamente. Se la dona prima del matrimonio, cosa succederebbe in caso sia di comunione o divisione dei beni? Se invece me la dona dopo il matrimonio, cosa succede in caso sia di divisione o comunione? E visto che la casa sarà solo mia, come potrebbe tutelarsi il mio futuro marito in caso (speriamo di no) di divorzio? Economicamente avrebbe diritto a qualcosa? Grazie mille... Sarà
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Gentile signora,
nell’ambito del regime patrimoniale dei coniugi, in base all’art. 177 c.c., fanno parte della comunione soltanto i beni, esclusi quelli personali, acquistati congiuntamente o separatamente durante il matrimonio. Di conseguenza, in risposta alla Sua domanda, una donazione avvenuta precedentemente al perfezionamento del matrimonio, avrebbe effetti soltanto nella Sua sfera patrimoniale, e non in quella di Suo marito, anche dopo la celebrazione del matrimonio.
In ogni caso per fornirLe una risposta più adeguata al Suo caso, è necessario esaminare tutta la documentazione.
Cordialmente,
avv. Giovanni Babino
Buongiorno Signora Sara.
I beni ricevuti in donazione, sia antecedentemente che durante il matrimonio, rimangono di esclusiva proprietà di chi li ha ricevuti.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
tale scelta non è suscettibile di rischi ... perchè la casa rimarrebbe di esclusiva sua proprietà .
sua marito non potrebbe avere diritti su detta casa ... se eventuali ristrutturazioni fossero da lui pagate .. in caso di separazione potrebbe eventualmente un domani avanzare delle richieste economiche forse è sempre consigliabile un accordo preventivo che una brutta sorpresa successivamente .
qualora la casa diventasse casa familiare .. suo marito non avrebbe diritto neanche in caso di separazione ...
perche' di solito l'assegnazione di una casa al coniuge non proprietario si prospetta in presenza di figli minori e nel caso in cui quest'ultimo sia stato individuato in un affidamento congiunto l'eventuale genitore collocatario dei minori in via privilegiata ..
credo pertanto che lei possa stare tranquilla .
semmai è la donazione in se di un bene immobile che potrebbe porgere il fianco a problemi .
A prescindere che la donazione avvenga prima o dopo il matrimonio, il bene donato non cade nella comunione dei beni, salvo che nell'atto di donazione non venga specificato che il bene donato ricade nella comunione dei beni (art. 179 codice civile). Una volta venuto meno l'usufrutto, sarà proprietaria esclusiva della casa (durante l'usufrutto sarà invece nuda proprietaria).
Gentile signora,
nell’ambito del regime patrimoniale dei coniugi, in base all’art. 177 c.c., fanno parte della comunione soltanto i beni, esclusi quelli personali, acquistati congiuntamente o separatamente durante il matrimonio. Di conseguenza, in risposta alla Sua domanda, una donazione avvenuta precedentemente al perfezionamento del matrimonio, avrebbe effetti soltanto nella Sua sfera patrimoniale, e non in quella di Suo marito, anche dopo la celebrazione del matrimonio.
In ogni caso per fornirLe una risposta più adeguata al Suo caso, è necessario esaminare tutta la documentazione.
Cordialmente,
avv. Giovanni Babino
Buongiorno signora
La casa resterebbe solo sua sia se fosse donata prima o dopo il matrimonio .
SUO Marito non ha diritto
DISTINTI saluti
Avv.Giovanna Oriani
Gentile signora Sara,
sia che suo padre Le doni la casa prima o dopo il matrimonio la stessa resterà soltanto di sua esclusiva proprietà (se donata solo a Lei).
TEnga presente che fino a quando non ci sono figli la casa non potrà essere assegnata dal Giudice a nessuno dei coniugi per cui in caso di separazione senza figli la casa resterà a Lei.
La questione cambia se ci sono figli in quanto il giudice in sede di separazione ha il potere di assegnare la casa coniugale (casa in cui la famiglia ha stabilito la propria residenza)al coniuge con cui i figli vivranno in maniera prevalentemente.
Cordiali saluti.
avv. Emanuela Costa
Venezia