QUESTIONI EREDITARIE E CONSEGUENZE
Buongiorno, vorrei chiedere un'informazione per cortesia.
Da circa un anno mio padre è mancato e mia madre vive nella casa coniugale a cui io non posso accedere perché i miei fratelli hanno convinto mia madre portandola da un avvocato a farmi scrivere di non avvicinarmi più a casa sua perché lei non vuole essere disturbata. Ora questo perché ho impugnato il testamento di mio padre perché ci sono delle gravi anomalie nello scritto. e lo ritengo non scritto da lui.
I miei fratelli volevano che io lo accettassi e premetto che a me non era destinato nulla, se non la legittima. Nel frattempo i miei fratelli frequentano indisturbati casa di mia madre e ne prelevano oggetti e valori senza che nessuno possa impedirlo. Ho cercato anche di far presente che mia madre visto l'avanzata età non è più così lucida, ma la risposta che ho ottenuto è che solo lei stessa può richiedere una perizia psichiatrica su di sé per valutare il suo stato mentale e nessun altro. A questo punto mi sembra inverosimile che mia madre non venga tutelata da questo punto di vista e che neppure il fatto che i figli la sottopongano a continue prove psicologiche, visto anche che hanno loro stessi gravi problematiche personali( lavori saltuari, problemi di tossico dipendenza e quindi annessi e connessi, problemi economici ecc. ecc. ecc.) Possibile che non sia possibile fare nulla e devo rimanere con le mani legate a vedere mia madre che finisce gli ultimi anni della sua vita in questo modo?
Grazie a tutti e a chi mi potrà dare un consiglio.