Buonasera, vi spiego la nostra situazione. Mio marito, 5 anni fa, ha avuto in donazione una mansarda. Suo padre è deceduto da 3 anni e hanno effettuato la successione. Suo fratello e sua madre sostengono lui non abbia nessun diritto alla quota della successione, ma com'è possibile? Sull'atto della donazione c'è scritto che la mansarda è un acconto sulla legittima, ma cosa significa? Loro in famiglia sono tre fratelli più la mamma. In attesa di una vostra risposta, saluti
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Buongiorno, da quanto scrive, sembra che quanto sostenuto dal fratello di suo marito e dalla madre non sia corretto. Le consiglio di rivolgersi al più presto ad un avvocato (se vuole può contattarmi) in modo da risolvere al più presto la questione evitando lunghe controversie giudiziarie. Cordialmente.
Occorre effettuare un conteggio di tutti i beni e il patrimonio del defunto, compresa la mansarda. Si fanno i lotti, e si determina quanto suo marito ha già avuto come valore in acconto sulla legittima, se la sua quota è inferiore a quanto gli spetterebbe al l'esito della divisione, avrà diritto di avere la differenza, altrimenti no. Nel caso in cui avesse una quota maggiore, bisognerà regolare il tutto con dei conguagli in denaro
Resto a disposizione
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Buongiorno,
i legittimari (figli e coniuge nel suo caso) hanno diritto alla propria quota, che qualora vi sia più di un figlio e il coniuge è pari a due terzi. Molto probabilmente i fratelli e la madre di suo marito dicono che non ha diritto a nulla in quanto il valore del bene donato in vita supera o è pari a quello che gli spetterebbe come quota di legittima. Occorrerebbe visionare i documenti per dare una risposta più precisa.
Spero comunque di esserle stata utile.
Mi contatti per ulteriori chiarimenti
Avv. Chiara Rivalti
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Buongiorno,
Le persone che hanno diritto alla riserva sono:il coniuge,i figli i genitori (solo in assenza di figli). Ai legittimari spettano di diritto le seguenti quote (le cosiddette “quote di riserva” o “di legittima”), sulle quali non possono imporsi né oneri, né condizioni di alcuna specie da parte del testatore.Ai figli è riservata la metà del patrimonio del genitore, se questi lascia un solo figlio 2/3 se i figli sono di più. Quindi a suo marito spettano i 2/3 del patrimonio dedotta la quota già avuta in donazione. Probabilmente affermano che non gli spetta nulla perchè il patrimonio residuo è minimo e la quota che gli spetterebbe è di valore uguale o inferiore a quella già avuta. Per una risposta più precisa occorrerebbero maggiori dati. Spero comunque di esserle stata utile.
saluti
Avv. Chiara Rivalti
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Buongiorno Carmela,
l'acconto sulla legittima significa la mansarda è stata trasferita a Suo marito prima della morte del padre, ma con la clausola che alla morte sarebbe stata considerata parte della quota di eredità spettante al figlio per legge. Non è vero che Suo marito non viene alla successione, ma solamente che la quota a lui spettante dovrà essere diminuita del valore della mansarda che ha già ricevuto..
Si rivolga a un notaio o a un collega del luogo per l'espletamento della successione e la divisione ereditaria.
Buona Giornata
Avv. Giulia Gasparini Carpi (Modena)
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Per una risposta esauriente è opportuno un incontro personale.
Se lo desidera mi contatti tramite il portale
Cordiali saluti
Avv. Marco Rigoni
Gentilissima sig.ra Carmela,
quando alla successione concorrono il coniuge superstite e due o più figli, un terzo dell'eredità spetta al coniuge mentre i restanti due terzi vanno divisi in parti uguali tra tutti i figli.
Nel Suo caso, dovendovi concorrere la vedova e tre figli, l'eredità di Suo suocero va suddivisa in nove parti e così ripartita: 3/9 a Sua suocera e 2/9 a ciascuno dei tre figli.
La mansarda rimane di proprietà di Suo marito, essendogli stata legittimamente donata, ma il suo valore dev'essere aggiunto al resto dell'eredità e le quote vanno determinate sull'intera eredità, comprensiva anche di quel valore che, però, andrà scomputato dalla quota spettante a Suo marito.
Quindi, se il valore della mansarda donatagli eccede la quota di eredità spettante a Suo marito, egli dovrà restituire - in denaro o in altri beni - ai suoi coeredi la differenza tra quel valore e la quota di sua spettanza.
Viceversa, se la quota di sua spettanza è superiore al valore della mansarda donatagli, quest'ultima non costituirà che un acconto sulla quota ereditaria spettante Suo marito il quale, perciò, avrà diritto ancora a ricevere la differenza tra quanto spettantegli per quota ereditaria ed il valore a suo tempo donatogli dal padre.
Con l'auspicio di essere stato sufficientemente chiaro in una materia piuttosto complessa come quella successoria, rimango a Sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento, approfondimento e necessità a riguardo.
Cordialmente
avv. Livio T. Operamolla
Innanzitutto bisogna sapere se esiste un testamento, se non vi è testamento, a tutti gli eredi spetta una quota dell'eredità nel Vs. caso 1/3 alla madre e i 2/3 ai figli da ripartirsi in parti uguali. Ora in tale quota rientrano anche i beni donati in vita. Ove scorporando la parte acquisita in donazione bisogna fare un conguaglio in dare o avere. Cordiali saluti. Avv. Massimo Colangelo (Sulbiate prov. Monza e Brianza)