Reato di plagio - PARTE 2
Ringrazio gli studi legali che hanno dato il loro parere professionale. Posso aggiungere a quanto detto precedentemente, che la pubblicazione del nome della testata, da parte dell'altra casa editrice, è identica a quella che attualmente è di mia proprietà. Ad avvalorare l'omonimia vi è anche il nome del fondatore che non lascia dubbi in merito. In ogni caso, quanto è stato pubblicato da parte dell'altra casa editrice riguarda solo ed unicamente un certo numero di uscite racchiuse in un preciso momento storico dell'Italia in guerra, che, appunto, riportano i dati giornalistici prima citati. Credo, a mio modestissimo parere, che l'uso della testata attualmente di mia proprietà, anche se usata per la stampa di numeri riferentisi al passato (circa 70 anni fa), rientra comunque nell'uso non autorizzato della testata in quanto, sia la registrazione presso il tribunale di Milano, sia quella presso la Camera di Commercio, si riferiscono proprio a quella in oggetto. Suppongo, ma posso sbagliarmi, che l'acquisizione della proprietà giornalistica di una testata storica non inizi solo nel momento in cui essa è registrata in un periodo successivo alla sua cessazione, ma comprenda anche il periodo passato, ovvero le pubblicazioni avvenute sotto quella testata nei periodi storici trascorsi. Rimango in dubbio su tale argomento, invece, per la proprietà acquisita con la registrazione alla Camera di Commercio perché, se non erro, non è possibile pretendere diritti di copyright per i periodi precedenti alla sua registrazione. A meno che non vi siano leggi che regolano diversamente le proprietà delle testate giornalistiche.
Ringrazio nuovamente per l'attenzione prestatami e colgo l'occasione per salutare cordialmente.
Giuseppe Martorana