Buongiorno, abito in un appartamento con regolare contratto affitto 4+4 registrato nel 2017 (secondo, visto che vi abito dal 2009). L'appartamento nel frattempo è stato messo in vendita dal proprietario e qualora trovasse l'acquirente nel 2021 alla prima scadenza, dovrei uscire.
Pochi giorni fa mi ha contattato proponendomi la rescissione del contratto, cosi che io possa pagare 100 euro meno di canone, e al contempo anche lui guadagnarci più di mille euro l'anno. Insomma una proposta che all'apparenza è vantaggiosa ad entrambi dal punto di vista economico.
Non vorrei però trovarmi poi a dover lasciare immediatamente la casa nel caso io firmassi la rescissione. Percui volevo chiedervi a tal proposito quali sono i risvolti e gli obblighi se vi sono, del conduttore?
Nella rescissione va inserita una casuale oppure un tempo nel quale io mi impegno a liberare l'appartamento?
Tenuto conto che al momento non vi sono acquirenti e che nessuno è venuto a visitare l'immobile, escludo possa sfruttare la rescissione per farmi uscire, non converrebbe nemmeno a lui.
Nel caso di un secondo fine potrei tutelarmi registrando una telefonata in cui si capisce che sia stato lui a farmi la proposta e non io?
Purtroppo non so bene cosa poter fare, certo se non corressi rischi accetterei la rescissione.
Vi ringrazio per l'attenzione e se vorrete consigliarmi in merito.
Cordiali saluti
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Buongiorno,
Se non ho capito male, le viene proposto di rimanere nell’appartamento fino alla vendita, senza un nuovo contratto e con locazione senza quietanza di pagamento. Resterebbe così senza garanzie. Direi che per lei non vi è grande convenienza considerando che si potrebbe trovare senza dimora in breve tempo.
Egregio sig.Federico,potrebbe essere per Lei conveniente una risoluzione anticipata concordata sottoposta ad una condizione (la vendita) e con un termine massimo concordato per il rilascio ma necessità dell'ausilio di un avvocato per definire la questione in modo saggio ed opportuno.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Gent.Le Sig.Federico,
la risoluzione consensuale del contratto di locazione non è sottoposta dalla legge a particolari vincoli formali.Tuttavia,è bene rivolgersi ad un legale per la forma scritta.Se ha necessità siamo a dispozione.Cordialmente
Studio Amw
Credo sia stato usato impropriamente il termine rescissione, che comunque prevede lo scioglimento dal contratto in presenza di determinati presupposti.
Mi pare di aver capito che le propone di scioglersi dal contratto e pagare in nero un canone inferiore, in tal modo ove reperisse un acquirente le chiederebbe di uscire, per quanto, ove lei non lo facesse, dovrebbe fare una causa che è più lunga dello sfratto.
Così almeno ho inteso da quello che lei ha scritto. Resto a disposizione
saluti