Responsabilità medica
in data 19 novembre 2015 venivo ricovero alla clinica villa Salus di Reggio Emilia per sottopormi ad un intervento di bypass gastrico, al mio arrivo sono stato accolto dal personale infermieristico che una volta aperta la cartella clinica mi ha condotto a eserguire gli accertamenti medici pre operatori composti da esami del sangue completi, esami delle urine completi, elettrocardiogramma, e visita anestesiologica.
Al mio rientro nella mia stanza di degenza, dopo aver assunto la colazione ho iniziato a presentare dei disturbi intestinali che andavano peggiorando nella giornata tanto è vero che ne avevo parlato anche con la mia ex fidanzata telefonicamente, la quale mi aveva consigliato di esporre il problema al chirurgo. Una volta terminata la conversazione telefonica con la mia ex fidanzata difatti ho atteso che il chirurgo passasse in visita per la raccolta dei dati clinici e la raccolta dei consensi pre operatori, una volta giuntosi presso la mia stanza di degenza e aver terninato la raccolta dei dati anamnestici e dei consensi informati per eventuali trasfusioni e per l'esecuzione dell'intervento di laparotomia addominale esplorativa, ho esposto la problebatica al chirurgo dott Edoardo Della Valle di questo dolore addominale, come risposta alla mia dolenzia lo stesso ha sottovalutato la sintomatologia tanto è vero che non ha prescritto alcuna terapia per rallentare il dolore addominale che con il passare delle ore si era associato anche a delle scariche di dissenteria se non limitandosi a prescrivere un ecografia addominale per valutare la presenza di eventuali calcoli.
Dopo alcune ore vengo contattato dal personale infermieristico e condotto in radiologia per eseguire l'ecografia richiesta dove durante la sua esecuzione è emerso chiaramente che ho una calcolosi alla cistifellea, una volta rientrato nella mia stanza di degenza i dolori continuavano, le scariche di dissenteria aumentavano e io continuavo a lamentare questo telefonicamente con la mia ex fidanzata fino ad arrivare al punto tale di scrivere al mio chirurgo su facebook che non stavo bene di passare gentilmente a visitarmi per valutare il mio stato di salute, a tale richiesta mi rispose dicendo che l'indomani mi avrebbe operato per secondo e non per primo e di star tranquillo ma non è mai passato in reparto per visitarmi nonostante la mia specifica richiesta.
Il giorno 20 novembre 2015,giorno in cui dovevo essere sottoposto ad intervento nella primissima mattinata, attorno alle ore 05.00 ho notato entrare nella mia stranza di degenza un componente del personale infermieristico per la rilevazione della pressione arteriosa, la consegna del camice operatorio con il disinfettante per la doccia e durante tali operazioni mi ha spiegato come dovevo procedere per la doccia e mi aveva chiesto se avevo avuto ulteriori scariche dove ho risposto positivamente, poche ore dopo, finalmente ( seppur dopo 10 ore da quando ho esposto il problema) è passato il chirurgo, io mi sentivo risollevato poichè credevo mi visitasse in realtà era semplicemente passato per darmi il buon giorno e dirmi di star sereno seppur io stavo male ma lui non prendeva cura dei segni e sintomi che io esponevo, a tal punto chiesi conferma sul mio intervento e lui mi confermava di operarmi per secondo tanto è vero che io lasciai invariato il consenso informato che avevo firmato.
Notando che l'attesa si protraeva mentre ero al telefono con la mia ex fidanzata mi sono insospettito e preoccupato tanto è vero che ho subito dedotto che il Della Valle, aveva deciso di sua spontanea volontà ed arbitrariamente di non operarmi ma credevo che non fosse così e avevo pazientato, intorno alle ore 12 mentre ero al telefono con la mia fidanzata inviaii un messaggio facebook al Della Valle per chiedergli quando sarei sceso in sala operatoria e lo stesso mi rispose che si rifiutava di operarmi senza fornirmi alcuna ulteriore motivazione e mi dimise.
Siccome i dolori addominali continuavano in maniera forte e costante al mio rientro andai in visita inizialmente dal dott Cozzi Pierangelo presso la casa di cura città di Udine sita a Udine in data 12/01/2016 il cui referto è il seguente:"paziente operato di by pass gastrico 5 anni or sono,riferisce la comparsa di coliche biliari con dolore, nausea e brivido, non febbre. Sottoposto ad ecografia addominale si riscontra calcolosi della colecisti.
EO: addome trattabile, meteorico, dolente alla PPM dell'ipocondrio destro, man di Murphy POS.
Derusil 450 1 CP DIE, Augmentin 1 CPX2X12 GG. Idratazione, dieta attenta da rivedere" Siccome non ero soddisfatto della visita vista la dolenzia avevo posto al medico Pierangelo Cozzi le mie rimostranze il quale mi disse di attendere in ambulatorio che chiamava il primario il dott Cristin, una volta giunto in ambulatorio il primario ordinava al Cozzi di inserirmi in nota operatoria e usciva dall'ambulatorio a tal punto il Cozzi non ha adempiuto all'ordine dato dal primario dicendomi di andare a casa che non mi avrebbe messo in nota operatoria.
Una volta rientrato a casa i dolori continuavano e in data 20/01/2016 mi sono recato nuovamente presso la casa di cura città di Udine per una visita privata con il dott Cristin il cui referto è il seguente:"Pregevolissimo/a dr Pozzi Luciano
2011 By pass gastrico
2012 addominoplastica
recente riscontro di microcalcolosi della colecisti associata a nausea persistente e coliche indicato intervento"
Successivamente all'intervento notavo delle perdite sierose che sono dovute ad una prematura estrazione dei punti di sutura che come conseguenza ha dato una Laparocele sopraombelicale operata in data 04/10/2016dal dott. Rossignoli Alessandro dell'azienda ospedaliero universitaria di Udine.
Alla luce di tutto questo volevo capire se fosse possibile attivare qualche azione legale al fine di ottenere un risarcimento per responsabilità medica e per malasanità.
Certo di aver fatto cosa gradita porgo distinti saluti
Ninino Federico