Buongiorno,
premetto che al momento non sono sicura che nel mio caso sia necessario o meno l'intervento di un avvocato.
Sono amministratrice unica di un gruppo Facebook con tema la città in cui vivo.
Un'utente dei circa 4000 iscritti ha deciso di pubblicare un post con critiche verso l'operato dei vigili urbani della stessa cittàdina che recava come termini offensivi "cafone" e "infame" a un non meglio identificato membro del corpo dei vigili.
Due giorni dopo, vengo convocata dai vigili urbani per dichiarare le mie generalità e rilasciare testimonianza come amministratrice del gruppo e quindi persona informata sui fatta e secondariamente responsabile dei contenuti della pagina.
I vigili hanno sporto denuncia nei confronti dell'utente per diffamazione a mezzo stampa, e in secondo luogo nominato me per eventuale culpa in vigilantis.
Nella denuncia a mio riguardo hanno segnalato (credo per cercare di aiutarmi) che il post non era stato da me visualizzato in quei due giorni ma non appena segnalatomi è stato prontamente eliminato aggiungendo anche che la pagina sarebbe stata da me rimossa a breve per evitare situazioni analoghe.
I vigili erano in possesso di uno foto del post dell'utente e dei vari commenti sotto riportati.
Io sotto i loro occhi ho provveduto a cancellare il post e loro hanno segnalato anche questo nella denuncia.
Ora io non ho nominato alcun legale in quanto non so ancora se il caso verrà accettato e portato avanti dal tribunale di Ivrea o verrà stralciato (come erano dell'idea i vari sottoposti del corpo dei vigili) ma nell'attesa dovrei fare qualcosa per tutelarmi o è meglio attendere di sapere se esiste effettivamente un caso?
Attendo vostro gentile riscontro ed eventuale consiglio
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Buongiorno Sonia,
come già riscontrato ieri, sarebbe opportuno che Lei si tutelasse, in qualità di amministratrice della pagina Facebook e conseguentemente responsabile della medesima, sporgendo a Sua volta denuncia contro la persona in questione per aver utilizzato illecitamente il mezzo.
Ciò Le sarà utile in un eventuale futuro giudizio per costituirsi parte civile nella richiesta dei danni.
Rinnoviamo la disponibilità dello Studio nel predisporre la denuncia-querela.
I migliori saluti.
Gentile Sonia,
"postare" un commento sulla bacheca facebook ne comporta la sua pubblicizzazione e diffusione, per l'idoneità del mezzo utilizzato a determinare la circolazione del commento tra più persone rende tale commento "pubblico" e se di contenuto offensivo la relativa condotta rientra nella tipizzazione codicistica descritta dal terzo comma dell'art. 595 c.p.p..
La sua posizione a riguardo,essendo amministratrice della pagina ,comporta delle responsabilità in ordine alla vigilanza del contenuto della stessa, lei risulta responsabile di tutti i contenuti di essa accessibili dalla Rete, sia quelli inseriti da lei stessa, sia quelli inseriti da altre persone.
Potrà fare istanza ex art. 335 cpp alla Procura competente per sapere se v'è a suo carico indagine penale.
Egr. Sig Sonia, non ha nulla da temere, non essendo applicabile per analogia la responsabilità dei direttori di testate giornalistiche agli amministratori di gruppi di Facebook. Men che meno quando si tratti, come nel caso di specie, di critiche, anche espresse in toni aspri, di un membro del gruppo verso un componente della Poluzia Municipale, essendo il gruppo nato per consentire alla cittadinanza di esprimere opinioni sul buon governo o meno della cittadina. Fossi in Lei non avrei nemmeno cancellato il post, ricadendo ogni responsabilità pervoffese personali unicamente sull'autore dello stesso. Mi metto a Sua disposizione qualora i vigili dovessero ancora infastidirLa, cordiali saluti, avv. Giovanni Bonomo