Salve, ho divorziato da un anno, dopo il divorzio ho venduto la casa al mio ex marito e mi sono spostata a casa di mia sorella. Non ho potuto prendere tutto ciò che era mio per una questione di spazi, alla mia richiesta al mio ex marito di poter riprendere i miei effetti personali che erano rimasti lì si è rifiutato dicendomi che li ha dati via. Volevo sapere cosa posso fare e visto che ci sono anche i mobili a questo punto come dovrei comportarmi?
I mobili sono stati acquistati in comunione dei beni
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Gentile Signora Longoni,
per poter dare una risposta in ordine ai mobili è necessario leggere la sentenza di divorzio .
A disposizione per una consulenza sempre che non Voglia verificare questo aspetto con il collega che ha seguito il divorzio.
Cordiali saluti
Buongiorno,
premesso che gli effetti personali appartengono esclusivamente a Lei, anche se erano rimasti nella casa che successivamente è stata venduta all’ex marito, il loro smaltimento senza il Suo consenso potrebbe configurare il reato di appropriazione indebita (art. 646 c.p.), se vi è stata l'intenzione di trattenere o disporre degli oggetti altrui senza il diritto di farlo.
Inoltre, i mobili acquistati durante il matrimonio in regime di comunione dei beni sono di proprietà al 50% di ciascun coniuge, salvo che non siano stati oggetto di accordi specifici in sede di separazione o divorzio. Se l’ex marito li ha dati via o ne ha disposto senza il Suo consenso , potrebbe configurarsi una violazione delle regole di gestione del patrimonio comune e un'appropriazione indebita o un illecito civile per violazione dei diritti di comproprietà.
Alla luce di ciò, può provvedere ad inviare formale comunicazione di diffida e presentare anche apposita querela.
Restando a disposizione, molto cordialmente saluto.
Avv. Fabio Casaburo