avrei la necessità di sapere come devo comportarmi per effettuare una richiesta danni per il seguente fatto.
Domenica scorsa, mia madre, età 74 anni, stava portando il cane di piccola taglia per fare i bisogni. Il cane ha fatto i bisogni sul marciapiede (nella zona sterrata essendo un viale alberato); mia madre ha tentato di raccoglierli ma non vi è riuscita in quanto avendo avuto un'operazione a maggio alla schiena (per cui gli è stata data la 104 come portatrice di handicap-invalidità civile al 50%) portava il busto. Un signore che stava scaricando l'auto ha visto che non ha raccolto gli escrementi del cane e l'ha redarguita a male parole. Mia madre, intimorita, non ha avuto modo di dare spiegazioni e si è allontanata. Il signore in questione l'ha seguita (circa 30 metri) l'ha fatta voltare e gli ha dato uno schiaffo in volto, non soddisfatto gli ha strattonato il braccio facendola cadere. Il signore ha inveito contro di lei dicendole di non fare scene e di alzarsi, ma al sopraggiungere di una testimone che ha assistito alla scena dalla finestra di casa ha chiesto scusa a mia madre ed ha lasciato i suoi dati. Portata al pronto soccorso in ambulanza le è stata riscontrata una fratturata il polso sinistro con prognosi di 30 giorni. Martedì abbiamo formalizzato la denuncia per aggressione alla Polizia, già anticipata d'ufficio dal pronto soccorso dell'ospedale.
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Sono assolutamente disponibile ad essere nominata come avvocato di fiducia da Sua madre. Se è pensionata sotto gli 11mila euro può godere del gratuito patrocinio.
Per ulteriori informazioni la invitiamo a contattarci tramite portale.
Buongiorno Signor Angelo.
Avendo sporto denuncia, il procedimento penale seguirà il suo corso e Sua madre potrà costituirsi parte civile e richiedere i danni in quella sede.
Diversamente, può decidere di far proseguire l'azione penale per il suo corso ed intraprendere subito un'azione civile chiedendo il risarcimento dei danni.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
il primo passo l' ha già fatto . Ora si rivolga ad un legale che ovviamente provvederà ad attivarsi in nome e per conto della sua mamma. Una lesione del genere superiore a 30 giorni determina, come di fatto è successo, una procedibilità d'ufficio . Comunque sia io, fossi il suo legale, certamente scriverei prontamente a questo signore confermandogli a chiare lettere la volontà di proseguire nei suoi confronti per il debito risarcimento dei danni patiti e mi attiverei; poi, se questa persona sarà in grado di comprendere la gravità del suo gesto, certamente non mancherà di rivolgersi ad un legale. Se non lo ritenesse opportuno, io mi attiverei giudizialmente subito sia in sede civile che penale .
Un saluto ed a sua disposizione
Egregio Sig. Angelo,consideri che in giudizio civile la parte che agisce non puo' rendere testimonianza,quindi diviene decisivo cosa il testimone riferira' mentre nel giudizio penale la persona offesa e' testimone del fatto denunciato .Cordialmente Avv.Alfredo Guarino
buongiorno
ci sono tutti gli estremi per agire sia in sede penale che civile per chiedere risarcimento danni. Si deve rivolgere ad un avvocato della sua zona. Resto a sua disposizione per ogni chiarimento.
Gentile Sig. Angelo,
il caso da Lei descritto ha buone possibilità di successo, sia in sede penale che in sede civile. Ciò Le permetterebbe, se opportunamente seguito, di ottenere un congruo ristoro per i danni subiti da Sua madre sotto diversi profili risarcitori.
Contatti dei professionisti per indirizzarla versa la migliore strategia difensiva, permettendoLe di ottenere il miglior risultato nei tempi più rapidi che la giustizia italiana consente. Cordialmente,
Dott.ssa Roberta De Simone – Studio Legale Kenton & Miles (Milano)