Ricorso al Tar per assegno di merito

Gentilissima Maria Grazia. Il ricorso al TAR presuppone, di norma, l'esistenza di un atto amministrativo che vada a ledere gli interessi legittimi (ma anche i diritti soggettivi in alcuni casi) del soggetto direttamente interessato e che si ritenga sia viziato da violazione di legge, incompetenza, eccesso di potere.
Il ricorso ha dei termini di decadenza (in genere 60 gg dalla notificazione o dalla piena conoscenza dell'atto comunque acquisita). È possibile domandare la sospensione cautelare dell'atto, che verrà decisa in camera di consiglio in breve termine dal TAR adito se c'è pericolo di un pregiudizio grave ed irreparabile e se ci sono elementi di diritto che facciano presumere la fondatezza del ricorso.
La sentenza finale di merito segue in genere in un anno o due.
Nel Suo caso bisognerebbe esaminare gli atti ed i documenti (bando ad es.) per conoscere esattamente quali siano i requisiti che la legge fissa per poter ottenere l'assegno di merito e verificare quelli da Lei effettivamente posseduti.
Ci sono purtroppo spese vive non indifferenti ed anche l'onorario andrebbe discusso in ragione del valore dell'assegno.
Se crede sono a Sua disposizione. Saluti cordiali
Avv.Antonio Cesarini , Bergamo