Buongiorno, sono una mamma di Milano. Ritengo che mia figlia sia stata ammessa all'esame di terza media con un voto inferiore a quello meritato che risulta anche dalla pagella. A questo punto ho dei seri dubbi anche sul voto d'uscita d'esame. Vorrei capire se ho la facoltà di fare ricorso al TAR per chiedere la verifica dei voti. Sono una mamma separata con affido condiviso. In caso di ricorso al TAR deve essere d'accordo anche il padre o posso inoltrarlo solo io? devo farlo tramite avvicato? Mi sapreste indicare il costo e la tempistica? Grazie per la risposta e cordiali saluti. Paola
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La valutazione dell’ammissione dell’alunno è quindi il risultato di un processo logico-valutativo, onnicomprensivo delle valutazioni operate durante tutto il triennio, in specie nell’ultimo anno, e non l’esito di una sterile media matematica.
A mio avviso tale valutazione è di per sé atto impugnabile al TAR con l'assistenza obbligatoria di un avvocato.
Ritengo che il ricorso non ricada tra gli atti di straordinaria amministrazione e non richieda necessariamente l'accordo di ambedue i genitori dell'alunna e l'autorizzazione del Giudice Tutelare.
Saluti cordiali
Avv.Antonio Cesarini .
Gentile sig.ra,
Il ricorso è certamente proponibile ma glielo sconsiglio vivamente per le ragioni che seguono.
In termini tecnici il voto espresso dalla commissione di esame (e prima ancora quello del collegio dei docenti) è frutto di una attività dell'Amministrazione che viene definità "discrezionalità tecnica".
Orbene la discrezionalità tecnica è insindacabile in sede giurisdizionale (cioè non si può attaccare con ricorso al TAR) a meno che non se ne domostri la assoluta incongruenza logica o il manifesto errore di fatto.
Si tratta di due profili difficili da dimostrare in giudizio, per cui molto spesso il ricorso viene rigettato.
Peraltro non è il TAR a rivedere il giudizio espresso dalla Commissione ma deve essere Lei a fornire un principio di prova ni ordine alla erroneità del giudizio espresso dalla Commissione stessa.
Tale attività, come Le dicevo, non è facilmente esercitabile.
Una ulteriore notazione: il Giudice Amministrativo è culturalmente contrario a questo genere di ricorsi, il che fa aumentare i rischi del rigetto del ricorso.
Venendo alle questioni pratiche da Lei proposte:
- il ricorso deve esser proposto con il patrocinio di un avvocato, non essendo ammesso il ricorso al TAR da parte dei privati (al di fuori di alcuni casi specifici come i giudizi in materi alettorale);
- il costo di un ricorso di tal genere si aggira intorno ai 1.500/2.000 Euro;
- la firma alla procura deve esser apposta da entrambi i coniugi affidatari.
Resto a Sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordialmente
Avv. Giuseppe Maria Perullo.
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